COLLA ZIO, IL COLLETTIVO CHE NON IMITA NESSUNO
Il più piccolo ha 19 anni e il più grande 23. I Colla Zio sono: Andrea Armo Arminio, Andrea Mala Malatesta, Francesco Glampo Lamperti, Tommaso Berna Bernasconi e Tommaso Petta Manzoni. Dove Colla sta per collettivo, Zio sta per Milano. Fatte le dovute premesse è uscito il primo Ep “Zafferano” che contiene i tre singoli già usciti “Gremolada”, “Sola la notte” e “Giungla” oltre a “Buco” e “Mica muori”. Ciò che colpisce della loro musica è che non sono riconducibili a nessuna band da Lo Stato Sociale agli Eugenio in Via Di Gioia. Nel loro sound barre e canto, ritmi urban e tanto altro. “Per noi è stato importante porci come obbiettivo quello di staccarci da certi modelli – ci spiega Tommaso Berna Bernasconi -. È importante puntare sull’originalità, ascoltiamo sempre tanta musica e non ci fermiamo mai”. E ancora: “Il collettivo per noi non ha accezione politica come negli anni passati ma è la contrapposizione al concetto di boyband perché siamo anche una boyband ma non solo. La nostra musica è fluida e nel nostro progetto ci piace spaziare tra genere diversi e non classificabili”. Tra i brani spicca “Buco” un vero e proprio manifesto generazionale. “Un inno contro la società in cui viviamo dove sembra sia importante essere il più bello e il più bravo e avere soldi per essere soddisfatti. Anche Instagram – che per noi rimane uno strumento di lavoro e utile – a volte contribuisce al sentimento di emulazione. Quando apro Instagram in un momento di down vengo colpito dall’ondata di positività che tutti sembrano affannarsi a comunicare. Allora mi chiedo: ma solo io sto male?”. Giudizio: il collettivo che mancava – Voto 8