RedMagic 6R è un ottimo smartphone da gaming con tutta la potenza che potete desiderare. Purtroppo l'esperienza fotografica mediocre lo penalizza abbastanza come smartphone completo. Al prezzo a cui viene venduto, vale però assolutamente la pena tenerlo in considerazione!
Se pensavate che dopo aver presentato RedMagic 6, RedMagic 6 Pro e RedMagic Watch il brand si sarebbe fermato vi sbagliavate di grosso, l’azienda ha da qualche giorno ufficializzato l’arrivo anche nel nostro mercato di RedMagic 6R, lo smartphone da gaming economico che punta tutto sulle prestazioni!
A differenza dei suoi fratelli maggiori, a questo prodotto manca il sistema di dissipazione attivo che ha reso famosi i modelli top di gamma, mentre il design richiama quello di un altro smartphone a marchio ZTE (da cui Nubia e quindi anche RedMagic sono derivate).
Lo abbiamo provato a fondo per capire a quali compromessi si va incontro vista la così decisa differenza di prezzo con i modelli top e se vale la pena risparmiare un po’ del vostro budget nel caso siate alla ricerca di uno smartphone con l’anima da gaming.
Il design di questo RedMagic 6R è derivato da un mix di elementi che abbiamo già visto su altri modelli di smartphone, non che questa sia una cosa negativa. Il modulo fotografico posteriore ha la stessa forma e posizionamento di quello di ZTE Axon 30 Ultra, anche se i sensori al suo interno sono decisamente diversi (di questo parleremo in maniera più approfondita più tardi), anche se la scocca posteriore in plastica è stata decorata con una trama decisamente più adatta al tema gaming.
Il logo sul retro non è illuminato e mancano ai lati le aperture per la circolazione dell’aria necessarie al corretto funzionamento delle ventole, elementi che troviamo nei modelli flagship. Rimangono i tasti software che si possono personalizzare in gioco anche se è stato rimosso lo slider per l’attivazione rapida della modalità Competizione. I bordi metallici piatti sono ereditati dai fratelli maggiori e aiutano molto la presa mentre si gioca.
Manca un po’ la simmetria degli ultimi smartphone del brand, soprattutto nella parte frontale. La fotocamera è stata spostata nel display e troviamo nella parte bassa una cornice più vistosa, mancano anche gli speaker stereo. L’unico speaker posizionato nella parte bassa accanto alla porta USB è abbastanza deludente sia come volume che come qualità, questo fa pesare ancora di più la mancanza di un jack per le cuffie da 3,5mm.
Una volta però che si smette di cercare le differenze (o le somiglianze) con gli altri prodotti dei marchi ZTE, c’è da ammettere che si tratta di uno smartphone dall’aspetto molto piacevole. Certo, ha un design meno aggressivo di altri prodotti dedicati al gaming, ma per alcuni utenti questo può rappresentare un punto di forza. Attenzione all’assenza della certificazione IP per l’ingresso di acqua e polvere.
Altro elemento che io non apprezzo molto ma che so che per molti utenti (soprattutto i gamer) è un punto a favore, è il display protetto da un vetro completamente piatto.
Il display scelto da RedMagic non ha nulla da invidiare ad altri competitor nel settore: si tratta di un pannello AMOLED da 6,67 pollici, con risoluzione Full HD+ e una frequenza di aggiornamento adattiva in grado di passare da 30 Hz fino ai 144 Hz, passando per i valori intermedi di 60 Hz, 90 Hz e 120 Hz.
Tale display non guadagnerà il premio di “più luminoso sul mercato”, tuttavia la luminosità massima di 770 nit è più che sufficiente all’utilizzo in ogni occasione e alla visione di contenuti in HDR.
La reattività di RedMagic 6R è altissima, anche grazie al touch sampling rate di ben 360 Hz. A partire dal lettore di impronte, sempre molto rapido e preciso, fino allo scorrimento tra varie app e durante le sessioni di gioco, questo smartphone si è dimostrato uno dei più scattanti da noi provati, perfettamente in pari con altri dispositivi dedicati al gaming.
A supportare le altissime prestazioni non poteva mancare ovviamente lo Snapdragon 888, il chip più veloce sul mercato e prediletto dai prodotti di fascia alta e premium. Ad accompagnare il SoC di Qualcomm troviamo 8 GB o 12 GB di RAM LPDDR5 e 128 GB o 256 GB di storage UFS 3.1 per tutti i vostri giochi preferiti.
RedMagic 6R può essere utilizzato tranquillamente per lunghe sessioni di gioco senza eccessivi surriscaldamenti grazie al sistema di raffreddamento a più strati composto da grafite, liquido refrigerante, gel termoconduttivo, una serpentina di rame e un middle frame in metallo che va a racchiudere il tutto. Lato connettività non mancano Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2 ed il supporto alle reti 5G SA+NSA (Stand Alone e Non Stand Alone).
La batteria da 4200 mAh installata nello smartphone è sufficiente a raggiungere la fine di qualsiasi giornata di utilizzo, anche se utilizzandolo più come una console tascabile che uno smartphone è possibile scaricarla prima di sera. Da questo punto di vista RedMagic 6R non stupisce e si allinea alla concorrenza “standard”.
In Cina lo smartphone viene fornito con un alimentatore per la ricarica da 55W, purtroppo in Europa dobbiamo accontentarci del supporto a Power Delivery 3.0 e Quick Charge 4 ad un massimo di 30 W. La ricarica avviene tramite la porta USB Tipo-C 3.0 posizionata nella parte bassa dello smartphone.
A livello di hardware il comparto fotografico di RedMagic 6R è definibile come mediocre. La fotocamera principale da 64 Mpixel f/1.8 manca di stabilizzazione ottica OIS, scattare in mancanza di una buona luminosità è quindi più difficoltoso e la modalità notte ne risente. L’alta risoluzione permette di sopperire parzialmente alla mancanza di un vero e proprio teleobiettivo, è infatti possibile ottenere uno zoom digitale fino a 10x ritagliando l’immagine su questo sensore.
La fotocamera secondaria ha un sensore da 8 Mpixel e una lente ultragrandangolare f/2.0 che non stupisce ma non è nemmeno tra le peggiori che abbiamo provato. È visibile un po’ di vignettatura ai bordi dell’immagine ma nulla di esageratamente grave. I sensori da 5 Mpixel macro e da 2 Mpixel per la profondità lasciano un po’ il tempo che trovano.
Bene invece la fotocamera frontale da 16 Mpixel f/1.8, la quale permette di catturare dei selfie piacevoli se disattivata la modalità bellezza che è impostata di default.
Quello che veramente delude nell’esperienza fotografica di RedMagic 6R è il software. Dire che è confuso sarebbe un eufemismo e i bug e le mancanze presenti sono alquanto ridicoli.
In modalità automatica, per esempio, non è possibile passare alla fotocamera grandangolare. In modalità Pro non è possibile utilizzare la fotocamera frontale, nonostante il tasto per il cambio sia presente. Le traduzioni sono, come nel resto del software, approssimative e le stringhe sono lanciate nell’app a casaccio, un po’ in maiuscolo un po’ in minuscolo, in base probabilmente a come le ha inviate all’azienda il traduttore di turno.
Un peccato perché non sarebbe così terribile nello scatto di foto, i colori sono naturali, anche se a volte abbastanza sbiaditi, e le immagini hanno sufficiente dettaglio. L’app Fotocamera vi farà però passare la voglia di utilizzare lo smartphone per questo scopo…
Il più grande compromesso al quale si va incontro decidendo di acquistare uno smartphone dell’azienda è però il software. Android 11, nella personalizzazione RedMagic OS 4.0 che troviamo su questo RedMagic 6R, è molto vicina ad Android stock e non ha grossi problemi di utilizzo o di bug fastidiosi.
Alcune frasi o alcuni pulsanti sono palesemente tradotti utilizzando un traduttore automatico. Se non lo sono, sono sicuramente state date in pasto a dei traduttori completamente fuori contesto, rendendone impossibile la traduzione migliore e più adatta alla situazione.
Se non siete puntigliosi (come invece sono io N.d.R.), probabilmente per voi non sarà un grosso problema, come già detto lo smartphone è piacevole da utilizzare nel suo complesso. Tuttavia se siete quel tipo di persona che corregge i congiuntivi parlando con gli amici o gli errori di ortografia nelle chat su WhatsApp con i parenti, preparatevi al peggio.
Game Space, il software per il gaming di RedMagic, è molto ben realizzato e vi permette di regolare rapidamente le impostazioni del display, delle prestazioni e configurare i Shoulder Triggers 3.0 (i quali hanno un touch sampling rate di 400 Hz) in base all’app che state utilizzando.
RedMagic 6R è un ottimo terminale, scattante, veloce in tutto e piacevole da utilizzare. Questo se ovviamente riuscite a passare sopra a tutti i piccoli grandi difetti del software e ad un’esperienza fotografica mediocre.
Se tutto ciò che cercate in uno smartphone sono le pure prestazioni e delle funzionalità gaming esclusive, RedMagic 6R proposto al prezzo base di 499 euro è un vero affare, sinceramente non consiglierei di spendere i 100 euro in più richiesti per il modello con più RAM a meno che non pensiate vi possano stare stretti i 128GB di storage base.
Se paragonato ad altri smartphone da gaming come Lenovo Legion Duel 2, ROG Phone 5 o persino i modelli top di gamma di RedMagic, decisamente più costosi, dovrete rinunciare a caratteristiche di contorno (software migliori, raffreddamenti attivi o design più audaci) ma in quanto a prestazioni ed esperienza di gioco non c’è nulla di cui lamentarsi.