Sarà Jean-Pierre Ploué, già chief design officer di Stellantis, a dirigere il design di Lancia presso il Centro Stile di Torino. “La rinascita di Lancia è una sfida molto entusiasmante. È un marchio iconico, cui vogliamo restituire il ruolo centrale che ha rivestito in passato in Europa, sfruttando il suo enorme potenziale”, ha dichiarato in una nota ufficiale Ploué. Sotto la sua supervisione sono nati modelli come la C4, la DS3, la seconda generazione della C5 e l’ammiraglia C6.
La nomina di Jean-Pierre Ploué arriva a pochi giorni da quella di un altro designer di oltralpe, François Leboine, che dal 1° giugno guida lo stile di Fiat e Abarth, riportando direttamente a Ploué. Leboine ha lavorato allo sviluppo di Renault Clio, Captur e Dacia Sandero. “Sono felice di dare il benvenuto a un designer di talento con comprovate capacità professionali. Il suo approccio innovativo al design e la sua grande personalità costituiranno dei punti di forza imprescindibili per guidare i futuri cambiamenti all’interno di Fiat e Abarth”, aveva dichiarato Jean-Pierre Ploué qualche settimana fa in riferimento a Leboine.
Mentre Olivier François, che dirige Fiat e Abarth, ha dichiarato di essere “entusiasta all’idea di accogliere François Leboine nel mondo di Fiat in un momento così ricco di opportunità generate dalla forza e dalle dimensioni del nuovo Gruppo. La progettazione di nuovi modelli Fiat e Abarth è fondamentale per poter esprimere pienamente il nostro potenziale ai clienti di tutto il mondo”. Tuttavia, al netto delle capacità dei designer francesi, che non sono in discussione, coglie un po’ di sorpresa il fatto che lo stile dei principali marchi di massa italiani non preveda nemmeno un manager italiano al vertice. A riprova che la fusione fra FCA e PSA, da cui è nato gruppo Stellantis, è stata “paritetica” solo a livello teorico.