Lei ha avuto un ruolo nella scelta dei nuovi direttori generali della sanità in Piemonte. Lui, inserito nella lista di papabili e poi chiamato a guidare l’Azienda ospedaliera universitaria Città della salute e della scienza, l’ha assunta tra i dirigenti suoi sottoposti. Protagonisti della vicenda, ora finita in un'interrogazione all'assessore alla Sanità, il dg Giovanni La Valle e la neo-direttrice amministrativa Beatrice Borghese
Lei ha avuto un ruolo nella scelta dei nuovi direttori generali della sanità in Piemonte. Lui, chiamato a guidare l’Azienda ospedaliera universitaria Città della salute e della scienza, l’ha assunta tra i dirigenti suoi sottoposti. In estrema sintesi questa è il particolare giro di nomi alle Molinette, il principale polo ospedaliero del capoluogo piemontese. Protagonisti sono Giovanni La Valle, il direttore generale, e Beatrice Borghese, da pochi giorni direttrice amministrativa, un incarico di fiducia. Una coincidenza o altro? Il caso ha destato l’attenzione del consigliere regionale M5s Sean Sacco il quale ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi. “Ci domandiamo se quest’ultima nomina, avvenuta peraltro in un lasso di tempo contenuto rispetto alla stesura della rosa degli idonei alla nomina di direttore, sia compatibile alla luce delle normative vigenti – ha annunciato il capogruppo pentastellato – L’interrogazione è mirata a conoscere se la Regione Piemonte si sia rivolta all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) per un parere su questa nomina e gli eventuali rilievi ricevuti”. La risposta di Icardi è attesa martedì.
L’iter per le nomine regionali è iniziato un anno fa, tra il giugno e il luglio 2020, quando la giunta regionale guidata da Alberto Cirio incarica una commissione di esperti di valutare i candidati per i ruoli di direttori generali delle Asl e degli ospedali piemontesi. Nella terna degli esperti, su indicazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), trova posto Beatrice Borghese, avvocato e dirigente dell’agenzia. A settembre la commissione predispone una rosa di quei candidati ritenuti idonei, in linea con i requisiti richiesti, al ruolo di dg di ciascuna azienda sanitaria e l’11 dicembre scorso la giunta sceglie, tra tutti i nomi validi per la guida dell’Asl Città della Salute, quello di Giovanni La Valle, che era già il commissario dell’ospedale dal marzo precedente.
La Valle, 51 anni, specialista in Igiene e medicina preventiva, è stato protagonista di alcune polemiche per un giro di incarichi inanellati pochi anni prima. Nel 2016, in qualità di direttore sanitario dell’Asl Torino 4 (con sede a Ivrea) firma il bando per un concorso per la direzione dell’ospedale di Chivasso (Torino). A vincere quel concorso è proprio lui e per ricoprire quell’incarico non lascia il primo, ma si mette in aspettativa, fattore che spinge l’allora assessore alla Sanità Antonio Saitta a intervenire: “Sono convinto che quanto prima e con urgenza il dottor La Valle si dimetterà dall’incarico di direttore sanitario andando a ricoprire l’incarico di direttore di presidio a Chivasso”. Due mesi dopo, però, molla la direzione dell’ospedale per un incarico più prestigioso, la direzione sanitaria dell’ospedale San Martino di Genova, da cui torna nel maggio 2018 per ricoprire lo stesso ruolo nell’Asl Città di Torino, incarico mantenuto fino a quando la giunta di Cirio, all’inizio della pandemia, lo nomina commissario dell’ospedale torinese.
Nominato dg, lo scorso gennaio La Valle chiama come direttore amministrativo di sua fiducia Valter Alpe, ma quest’ultimo lascia presto l’incarico perché la Regione Piemonte lo promuove direttore generale dell’ospedale di Alessandria. A quel punto – si apprende – La Valle sceglie di sostituirlo con Beatrice Borghese che, come esperta dell’Agenas, stava collaborando con la Città della salute e della scienza per mettere in ordine le finanze dell’azienda ospedaliera con un piano di efficientamento dei conti. Martedì in consiglio regionale l’assessore Icardi dovrebbe spiegare se, in questo giro di nomine, ha chiesto e ottenuto dall’Anac un parere favorevole oppure no.