La Commissione europea ha emesso oggi sul mercato il suo primo bond di debito comune del piano Next Generation EU. Il titolo a dieci anni ha raccolto 20 miliardi di euro e la richiesta ha superato di sette volte l’offerta. Entro l’anno saranno raccolti 100 miliardi. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen che sarà a Roma il 22 giugno con le valutazioni sul Piano di ripresa e resilienza italiano. La data è ancora da confermare, fanno sapere fonti dell’esecutivo europeo. La tappa rientra nel tour delle capitali europee che von der Leyen ha deciso di intraprendere per consegnare i rilievi di Bruxelles sui piani nazionali e dare poi il via libera all’erogazione dei primi fondi a luglio. “Dopo un dialogo molto intenso con i governi nazionali, abbiamo completato la nostra valutazione come Commissione europea di diversi piani nazionali di ripresa e resilienza, e da domani mi recherò negli Stati interessati per comunicarlo” ha dichiarato. Il tour inizierà mercoledì 16 con le prime tappe in Spagna e Portogallo, poi il 17 sarà la volta di Grecia e Danimarca e il 18 del Lussemburgo.
La Ue valuta i piani nazionali in base alla griglia inserita nel regolamento sul “dispositivo per la ripresa e la resilienza”. I criteri sono 11, per ognuno dei quali viene assegnato un certo “rating” espresso in voti: A, B o C. Per passare il test occorre aggiudicarsi otto A tra cui quattro per i criteri che riguardano la capacità del piano di affrontare in modo efficace le sfide individuate nelle Raccomandazioni specifiche per Paese e di contribuire “all’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali anche tramite politiche per l’infanzia e la gioventù”, “alla transizione verde, compresa la biodiversità” (a questo va dedicato almeno il 37% delle risorse) e “alla transizione digitale” (20% delle risorse). La A sarà assegnata solo se il Piano concorre “in ampia misura” a questi obiettivi. Non è consentita nessuna C, voto che indica una capacità “ridotta” di raggiungere lo scopo: insomma, basta prendere un’insufficienza per vedersi negare i fondi.
Osservatorio Recovery
Recovery plan, primo bond UE emesso sul mercato: raccolti 20miliardi. Von der Leyen presto a Roma per approvazione piano italiano
Dall'emissione di bond entro l'anno saranno raccolti 100 miliardi. La presidente della Commissione dovrebbe consegnare al governo il giudizio sul Pnrr italiano mercoledì 23 giugno
La Commissione europea ha emesso oggi sul mercato il suo primo bond di debito comune del piano Next Generation EU. Il titolo a dieci anni ha raccolto 20 miliardi di euro e la richiesta ha superato di sette volte l’offerta. Entro l’anno saranno raccolti 100 miliardi. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen che sarà a Roma il 22 giugno con le valutazioni sul Piano di ripresa e resilienza italiano. La data è ancora da confermare, fanno sapere fonti dell’esecutivo europeo. La tappa rientra nel tour delle capitali europee che von der Leyen ha deciso di intraprendere per consegnare i rilievi di Bruxelles sui piani nazionali e dare poi il via libera all’erogazione dei primi fondi a luglio. “Dopo un dialogo molto intenso con i governi nazionali, abbiamo completato la nostra valutazione come Commissione europea di diversi piani nazionali di ripresa e resilienza, e da domani mi recherò negli Stati interessati per comunicarlo” ha dichiarato. Il tour inizierà mercoledì 16 con le prime tappe in Spagna e Portogallo, poi il 17 sarà la volta di Grecia e Danimarca e il 18 del Lussemburgo.
La Ue valuta i piani nazionali in base alla griglia inserita nel regolamento sul “dispositivo per la ripresa e la resilienza”. I criteri sono 11, per ognuno dei quali viene assegnato un certo “rating” espresso in voti: A, B o C. Per passare il test occorre aggiudicarsi otto A tra cui quattro per i criteri che riguardano la capacità del piano di affrontare in modo efficace le sfide individuate nelle Raccomandazioni specifiche per Paese e di contribuire “all’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali anche tramite politiche per l’infanzia e la gioventù”, “alla transizione verde, compresa la biodiversità” (a questo va dedicato almeno il 37% delle risorse) e “alla transizione digitale” (20% delle risorse). La A sarà assegnata solo se il Piano concorre “in ampia misura” a questi obiettivi. Non è consentita nessuna C, voto che indica una capacità “ridotta” di raggiungere lo scopo: insomma, basta prendere un’insufficienza per vedersi negare i fondi.
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.