“La cosa più pericolosa che si può fare è non fare la seconda dose“. Di fronte al rischio di una capillare diffusione anche in Italia della variante Delta, che ha già costretto la Gran Bretagna a rinviare di un mese la fine delle restrizioni, l’immunologo dell’università Statale di Milano Sergio Abrignani, componente del Comitato tecnico scientifico, sottolinea l’importanza che tutti i vaccinati con una dose durante l’estate completino il ciclo anche con il richiamo. Lo confermano i dati pubblicati lunedì da uno studio su The Lancet: due dosi di vaccino Pfizer-Biontech forniscono contro questa variante una protezione del 79%, con AstraZeneca è stata rilevata una protezione del 60%. “Quello che sappiamo dal Regno Unito è che se si rimane con una sola dose c’è un’efficacia dimezzata rispetto alla variante inglese rispetto al fare la seconda dose. Ma con la variante indiana (la Delta, ndr) la protezione scende al 20%, mentre facendo anche la seconda, la protezione sale all’80%”, spiega Abrignani ad Agorà, su Rai3.
L’immunologo del Cts quindi commenta positivamente l’ok dell’Aifa al mix di vaccini e ricorda quanto aveva già sottolineato in un’intervista a ilfattoquotidiano.it: “In vaccinologia, la seconda dose eterologa è una regola ed è più efficace”. Lo stesso ha ribadito anche il presidente di Aifa, Giorgio Palù: la “somministrazione eterologa è sicura” anche “se è chiaro che l’opinione pubblica è certamente sconcertata perché tutti parlano” mentre “negli altri Paesi parlano solo i virologi” ma “la scienza non è democratica” e “Aifa si esprime in base ai dati che la scienza fornisce. Ora stiamo vaccinando milioni di persone e impariamo sul campo” . Quello che è emerso, ha concluso Palù, è che “alternando due tipi di vaccini, la risposta immunitaria è più forte“.
“L’effetto protettivo di una sola dose di vaccino AstraZeneca, secondo studi, ci dà una certa prospettiva di sicurezza. E, soprattutto, ce la dà se alla singola dose si documenta che la persona ha avuto una risposta anticorpale significativa”, ha ricordato però il professor Massimo Galli, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, intervenendo a Mattino Cinque. Galli ha quindi ricordato come rimanga l’importanza di continuare a vaccinare chi ancora non ha ricevuto nemmeno una dose, specificando poi come sia necessario pensare a dopo l’estate: “È probabile che il prossimo autunno si dovrà affrontare il problema Covid con vaccini più aggiornati“.
I nuovi dati dal Regno Unito
Il Regno Unito ha registrato oltre 7mila nuovi casi in ciascuno degli ultimi sei giorni, con variante Delta nel 90% dei casi. Dati che hanno portato il premier Boris Johnson a scegliere la cautela e prorogare le restrizioni. Il Public Health England, agenzia del ministero della Salute, ha però dichiarato che l’immunizzazione con due dosi è altamente efficace contro la variante Delta per quanto riguarda la protezione dai casi gravi: il vaccino Pfizer riduce del 96% il rischio ospedalizzazione, quello Oxford-AstraZeneca del 92%. Il rapporto del PHE non è ancora stato sottoposto a revisione da parte degli scienziati: ha preso in esame 14.019 casi positivi alla variante Delta e sintomatici tra il 12 aprile e il 4 giugno: 166 di loro hanno avuto bisogno di un ricovero in ospedale. I dati inglesi inoltre dicono che il 68% dei positivi alla nuova variante – che ormai nel Regno Unito è diventata prevalente – erano persone non vaccinate nemmeno con una dose.
Fra le ragioni di una diffusione tanto repentina della variante Delta ci potrebbe essere anche la sintomatologia diversa, rispetto alle altre varianti, rappresentata da mal di testa e naso che cola. “Potrebbe essere scambiato più come un brutto raffreddore“, ha affermato il professor Tim Spector, a capo del progetto chiamato Zoe Covid Symptom. Le persone colpite dalla variante Delta potrebbero pensare in un primo momento di aver contratto un semplice raffreddore e questo le spingerebbe a uscire comunque, diffondendo così il contagio.
Cronaca
Vaccini e variante Delta, Abrignani (Cts): “La cosa più pericolosa è non fare i richiami. Con la seconda dose protezione sale all’80%”
L’immunologo dell’università Statale di Milano sottolinea l'importanza di completare il ciclo vaccinale per proteggere dalla nuova variante: "Con una sola dose la protezione scende al 20%". L'invito a fidarsi del mix di vaccini ribadito anche dal presidente di Aifa, Giorgio Palù: "E' sicura, la risposta immunitaria è più forte". I nuovi dati dal Regno Unito: doppia dose riduce di oltre il 90% il rischio di ospedalizzazione
“La cosa più pericolosa che si può fare è non fare la seconda dose“. Di fronte al rischio di una capillare diffusione anche in Italia della variante Delta, che ha già costretto la Gran Bretagna a rinviare di un mese la fine delle restrizioni, l’immunologo dell’università Statale di Milano Sergio Abrignani, componente del Comitato tecnico scientifico, sottolinea l’importanza che tutti i vaccinati con una dose durante l’estate completino il ciclo anche con il richiamo. Lo confermano i dati pubblicati lunedì da uno studio su The Lancet: due dosi di vaccino Pfizer-Biontech forniscono contro questa variante una protezione del 79%, con AstraZeneca è stata rilevata una protezione del 60%. “Quello che sappiamo dal Regno Unito è che se si rimane con una sola dose c’è un’efficacia dimezzata rispetto alla variante inglese rispetto al fare la seconda dose. Ma con la variante indiana (la Delta, ndr) la protezione scende al 20%, mentre facendo anche la seconda, la protezione sale all’80%”, spiega Abrignani ad Agorà, su Rai3.
L’immunologo del Cts quindi commenta positivamente l’ok dell’Aifa al mix di vaccini e ricorda quanto aveva già sottolineato in un’intervista a ilfattoquotidiano.it: “In vaccinologia, la seconda dose eterologa è una regola ed è più efficace”. Lo stesso ha ribadito anche il presidente di Aifa, Giorgio Palù: la “somministrazione eterologa è sicura” anche “se è chiaro che l’opinione pubblica è certamente sconcertata perché tutti parlano” mentre “negli altri Paesi parlano solo i virologi” ma “la scienza non è democratica” e “Aifa si esprime in base ai dati che la scienza fornisce. Ora stiamo vaccinando milioni di persone e impariamo sul campo” . Quello che è emerso, ha concluso Palù, è che “alternando due tipi di vaccini, la risposta immunitaria è più forte“.
“L’effetto protettivo di una sola dose di vaccino AstraZeneca, secondo studi, ci dà una certa prospettiva di sicurezza. E, soprattutto, ce la dà se alla singola dose si documenta che la persona ha avuto una risposta anticorpale significativa”, ha ricordato però il professor Massimo Galli, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, intervenendo a Mattino Cinque. Galli ha quindi ricordato come rimanga l’importanza di continuare a vaccinare chi ancora non ha ricevuto nemmeno una dose, specificando poi come sia necessario pensare a dopo l’estate: “È probabile che il prossimo autunno si dovrà affrontare il problema Covid con vaccini più aggiornati“.
I nuovi dati dal Regno Unito
Il Regno Unito ha registrato oltre 7mila nuovi casi in ciascuno degli ultimi sei giorni, con variante Delta nel 90% dei casi. Dati che hanno portato il premier Boris Johnson a scegliere la cautela e prorogare le restrizioni. Il Public Health England, agenzia del ministero della Salute, ha però dichiarato che l’immunizzazione con due dosi è altamente efficace contro la variante Delta per quanto riguarda la protezione dai casi gravi: il vaccino Pfizer riduce del 96% il rischio ospedalizzazione, quello Oxford-AstraZeneca del 92%. Il rapporto del PHE non è ancora stato sottoposto a revisione da parte degli scienziati: ha preso in esame 14.019 casi positivi alla variante Delta e sintomatici tra il 12 aprile e il 4 giugno: 166 di loro hanno avuto bisogno di un ricovero in ospedale. I dati inglesi inoltre dicono che il 68% dei positivi alla nuova variante – che ormai nel Regno Unito è diventata prevalente – erano persone non vaccinate nemmeno con una dose.
Fra le ragioni di una diffusione tanto repentina della variante Delta ci potrebbe essere anche la sintomatologia diversa, rispetto alle altre varianti, rappresentata da mal di testa e naso che cola. “Potrebbe essere scambiato più come un brutto raffreddore“, ha affermato il professor Tim Spector, a capo del progetto chiamato Zoe Covid Symptom. Le persone colpite dalla variante Delta potrebbero pensare in un primo momento di aver contratto un semplice raffreddore e questo le spingerebbe a uscire comunque, diffondendo così il contagio.
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Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Qual è il suo sogno quando era piccolo?". "Questa è una domanda interessante, perché i sogni cambiano nel corso della vita, con l'età. Quando ero piccolo mi sarebbe piaciuto fare il medico, poi ho cambiato idea. Quando si è a scuola, crescendo, si studia un po' tutto. C'è un momento in cui bisogna scegliere cosa fare. Alla fine ho scelto il diritto, la legge". Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella rispondendo ai bambini della scuola de Amicis di Palermo. "Non ho mai sognato di fare il calciatore perché non ero per niente bravo", ha aggiunto sorridendo.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "C'è molto di buono in questo paese, e questo mi conforta sempre". Così il Presidente della repubblica Sergio Mattarella ai bambini della scuola de Amicis di Palermo. "La fatica viene cancellate dal vedere cose buone che si vedono in Italia", ha detto.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Le piacerebbe fare un altro lavoro?". Questa è stata a prima domanda rivolta dagli alunni della scuola de Amicis di Palermo al Capo dello Stato Sergio Mattarella, in visita a sorpresa questa mattina nel plesso. "Io sono vecchio - ha risposto - il mio lavoro non è quello che faccio adesso, il mio lavoro abituale era quello di insegnare Diritto costituzionale all'Università, ma ormai non lo faccio più da tempo. Questo impegno che svolgo ora non è un lavoro, è un impegno per la nostra comunità nazionale. E' faticoso, però è interessante perché consente di stare in contatto con la nostra società, con tutti i cittadini di ogni origine, ed è una cosa di estremo interesse".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "La musica, così come le iniziative sui libri, la cultura, sono il veicolo della vita, della convivenza, dell'apertura, della crescita personale e collettiva. E' quello che state facendo in questa scuola. Per me è davvero un motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti". Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella incontrando i bambini della scuola De Amicis. Nel novembre scorso i bimbi della quinta C furono insultati mentre si esibivano davanti alla Feltrinelli, vestiti con abiti tradizionali africani. "Io ogni anno vado in una scuola per l'apertura dell'anno scolastico, ma non è frequente che vada in altre occasioni. Sono lietissimo di essere qui questa mattina- dice Mattarella- E ringraziarvi per quello che fate. Ringrazio i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono e per come vi guidano nell'accrescimento culturale".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Voi siete una scuola che con la cultura, la musica, la lettura, e altre iniziative di crescita culturale, esprime i valori veri della convivenza nel nostro paese e nel mondo, che sempre è più unito, connesso, sempre più senza confini. Ed è una ricchezza crescere insieme, scambiarsi opinioni e abitudini, idee, ascoltare gli altri. fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella si è rivolto ai bambini della scuola De Amicis di Palermo. Nel novembre scorso i bimbi della quinta c, molti dei quali di origini africane, furono insultati per strada mentre si esibivano in uno spettacolo vestiti con abiti tradizionali. "Cercate di trovare la vostra strada secondo le vostre inclinazioni, auguri a tutti voi e complimenti", ha aggiunto. "Sono lietissimo di incontrarvi in questo auditorium che ci accoglie, ragazzi. Ringrazio la dirigente scolastica e i collaboratori, gli insegnanti e li ringrazio per quanto fanno. Voglio fare i complimenti a voi, siete bravissimi. Avete eseguito magistralmente questi due pezzi", ha detto ancora il Capo dello Stato parlando ai ragazzi che si sono esibiti in un breve concerto. "Non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e a voi".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - “Vivere insieme, dialogare fa crescere. Rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rivolgendosi agli alunni della scuola De Amicis-Da Vinci di Palermo dove si è recato a sorpresa questa mattina. I bambini, lo scorso novembre, furono insultati con epiteti razzisti davanti alla Feltrinelli di Palermo, dove si erano esibiti in uno spettacolo tradizionale. Molti dei bimbi della 5 c, visitata oggi da Mattarella, sono di origini africane. Oggi, tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre, perché la visita è stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco, i bambini hanno rivolto al Presidente alcune domande, consegnandogli dei doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il 'Va, pensiero' dal Nabucco.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo avere incontrato i bambini della quinta C dell'Istituto De Amicis-Da Vinci di Palermo, che lo scorso novembre furono insultati in centro città per il colore della pelle, perché molti di loro sono di origini straniere, si è fermato in classe a rispondere alle loro domande. Sopra la lavagna in classe c'è una bandiera tricolore.