Il tavolo tornerà a riunirsi giovedì della prossima settimana alle 15. L'unica ufficializzazione è il ticket per la Regione Calabria: Roberto Occhiuto (presidente) con Nino Spirlì (vicepresidente). Salvini sull'ennesimo rinvio: "Alcuni hanno chiesto di incontrare qualcuno dei nomi, mi sembra giusto"
Un approfondimento sulla situazione delle candidature a Milano, Bologna e Napoli, ma nessuna decisione finale. Insomma, a quanto si apprende da fonti della coalizione di centrodestra, si è concluso ancora con un nulla di fatto il vertice dei leader sulle Comunali. Tavolo che tornerà a riunirsi giovedì della prossima settimana alle 15. L’unica ufficializzazione è il ticket per la Regione Calabria: Roberto Occhiuto (presidente) con Nino Spirlì (vicepresidente). Intanto il leader del Carroccio Matteo Salvini ha ribadito: “Saranno candidati civici dappertutto vale ovunque”. Mentre, a proposito dell’ennesimo rinvio, ha commentato: “Alcuni hanno chiesto di incontrare qualcuno dei nomi, mi sembra giusto”.
Al vertice, che ha avuto luogo negli uffici del gruppo Lega alla Camera, hanno partecipato per la Lega Matteo Salvini e Stefano Locatelli, per FdI, Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida, collegati dal remoto gli azzurri Antonio Tajani e Licia Ronzulli. Partecipano alla riunione anche i centristi Lorenzo Cesa, Antonio De Poli. Per Noi con l’Italia, Alessandro Colucci. Collegati infine Vittorio Sgarbi e il governatore ligure Giovanni Toti.
Intanto oggi l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, intervistato dal Corriere della sera, ha detto di essere disponibile a fare il vice di Oscar di Montigny se i leader del centrodestra lo sceglieranno per sfidare Beppe Sala. “Ho dato la mia adesione alla sua candidatura anche perché il suo curriculum è ragguardevole”, ha detto. “Mi è sembrato giusto, dopo aver detto no, mettermi a disposizione”, ha aggiunto l’ex primo cittadino che aveva fatto un passo indietro dalla candidatura a sindaco solo qualche settimana fa. “Chiaramente se è interesse del candidato e delle forze politiche”. Di Montigny “per pura combinazione l’avevo incontrato in un webinair e mi aveva fatto un’impressione eccellente. Mi ha molto incuriosito e ho comprato due dei suoi libri, danno il senso di una persona di grande umanità, sensibilità e cultura. Qualcuno può considerare i suoi libri come delle magnifiche utopie rispetto al mestiere di sindaco. Però se non si guarda in alto poi si finisce a strisciare nel sottobosco”.