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Franco Berrino: “Morire sano è il mio sogno”

L’epidemiologo, 77 anni, per oltre 40 anni direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto Tumori di Milano, si racconta a cuore aperto al Corriere della Sera, confidando questo suo ultimo desiderio

“Morire sano è il mio sogno”. Con la pace d’animo che lo contraddistingue, Franco Berrino, l’epidemiologo, 77 anni, per oltre 40 anni direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto Tumori di Milano, si racconta a cuore aperto al Corriere della Sera, confidando questo suo ultimo desiderio. “Vorrei che la mia vita finisse così, spegnendomi serenamente dopo aver salutato figli e nipoti. Sì, certo, forse è un po’ un’utopia. Anche io magari mi ammalerò di una malattia grave. Però vale la pena provare a immaginare una fine diversa”, spiega Berrino, aprendo le porte del suo eremo in Toscana, la Mausolea, un centro che potremmo definire “di recupero”, in cui pratica e insegna a perseguire i tre pilastri della sua “filosofia della longevità“: mangiare sano, fare esercizio fisico e fare ricerca spirituale.

“Oggi più del 90 per cento delle persone sopra i 65 anni assume farmaci – dice Berrino -. Si pensa che gli anziani siano ormai al di fuori da ogni possibilità di crescita e di miglioramento ma non è così. Studi epidemiologici suggeriscono che si può far tantissimo per invertire la rotta“. E non è mai troppo tardi per cominciare: “Molte di queste malattie, cioè, potrebbero essere evitate cambiando lo stile di vita”. Come? Prendendo a modello i frati di Camaldoli, piuttosto che i monaci buddisti o gli sciamani scandinavi: “Tutte le grandi culture del mondo hanno sempre cercato le chiavi di un’esistenza sana e felice”, sottolinea il medico. Proprio di questo ha parlato nel suo ultimo libro, Il mandala della vita (Mondadori, dal 29 giugno), scritto assieme ad Enrica Bortolazzi. “E, pur essendo lontane nel tempo e nello spazio — aggiunge la dottoressa—, tutte condividevano le leggi dell’armonia universale, capaci cioè di donare leggerezza e gioia. L’idea è proprio questa: creare alla Mausolea un nuovo grande monastero laico“.

“Io mi alzo molto presto —prosegue Berrino —. Tutti i giorni vado a vedere l’alba sulla terrazza per fare il saluto al sole. Se qualcuno mi segue? No, non tutti gli ospiti ne hanno voglia a quell’ora. Ma io da solo vado anche su all’eremo dei frati: quattro ore e mezza di camminata in salita e due ore e mezza in discesa. In pochi mi stanno dietro. Le persone che sono andate via ieri dopo 12 giorni hanno perso mediamente 5 centimetri di circonferenza vita, 10 punti di glicemia, 10 di pressione sistolica, 5 di pressione diastolica – conclude -. La scorsa settimana c’era anche una coppia siciliana, entrambi sovrappeso. Sono stati solo tre giorni ma se ne sono andati via con la fiducia di potercela fare”.