Cronaca

Green pass europeo, la Commissione agli Stati: “Riconoscere la validità del mix vaccinale”

Chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca e la seconda di un altro farmaco approvato dall'Ema potrà ottenere il certificato digitale comunitario. In settimana probabile Consiglio dei ministri sul decreto che istituirà la versione nazionale

Chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca e la seconda dose di un altro farmaco potrà ottenere comunque il Green pass europeo, il certificato digitale valido dal 1° luglio che permetterà di viaggiare tra i Paesi dell’Unione a chi si è vaccinato, è guarito dal Covid-19 o è in possesso di un test negativo svolto nelle ultime 48 ore. A comunicarlo è il portavoce della Commissione Europea Christian Wigand durante un briefing con la stampa a Bruxelles. Il regolamento che istituisce il pass, spiega Wigand, menziona le persone “pienamente vaccinate” senza scendere nel dettaglio sulle modalità, ma l’ultima raccomandazione della Commissione consiglia agli Stati di riconoscere la validità del mix di vaccini ai fini del Green pass, a patto naturalmente che si tratti di farmaci “autorizzati dall’Ema“.

In Italia il certificato entrerà in vigore già prima di luglio come lasciapassare per tutta una serie di attività: viaggiare all’interno dell’Ue e verso le zone rosse o arancioni, partecipare a cerimonie o visitare i degenti nelle Rsa, probabilmente accedere a stadi e discoteche previo controllo all’ingresso. In settimana, probabilmente, si riunirà un Consiglio dei ministri per varare il decreto. Il pass sarà digitalizzato tramite un qr code scaricabile attraverso l’app Immuni (ma non, al momento, tramite l’app Io della pubblica amministrazione, il cui uso è stato bocciato dal Garante della privacy). Chi vorrà ottenerlo in formato cartaceo potrà rivolgersi al medico di famiglia, al pediatra e forse anche ai farmacisti. Il documento potrà anche essere revocato in caso di nuovo contagio.