Tra i parlamentari che si sono resi disponibili a vedere e commentare la videoinchiesta de ilfattoquotidiano.it sulle condizioni di lavoro degli stagionali (PRIMA PUNTATA/SECONDA PUNTATA) c’è anche il leader della Lega Matteo Salvini. “In tutte le categorie professionali c’è chi fa il furbo”, è il suo primo commento. Ma la mancanza di personale lamentato da molti imprenditori del settore turistico può essere imputato allo strumento del reddito di cittadinanza? “Ho nomi e cognomi di albergatori, ristoratori e gestori di impianti turistici in Calabria che mi hanno detto ‘io non trovo personale part-time perché mi sento dire per prendere 500 o 600 euro si sta a casa e si prende la stessa cifra col reddito di cittadinanza‘. C’è un problema di evasione fiscale? C’è anche un problema di tassazione” ribatte il segretario della Lega. Ma poi il senatore ammette che, alle condizioni proposte nei vari colloqui fatti sulla Riviera romagnola, direbbe ai suoi figli “di non accettare”. La soluzione per il segretario della Lega non è mettere mano, né sfoltire la selva dei tanti e troppi contratti, tra cui quelli ‘pirata’, né introdurre il salario minimo, ma “abbassare le tasse agli imprenditori”
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