Stato di emergenza? Bisogna valutare quanto deve essere prolungato, perché dal punto di vista sanitario il peggio è alle spalle. Ma valutare un prolungamento modesto, e sottolineo modesto, dello stato di emergenza può aver senso perché dobbiamo completare la campagna vaccinale“. Sono le parole pronunciate ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che spiega: “Gli sforzi maggiori si dovranno fare per rintracciare quei milioni di italiani che ad oggi devono ancora vaccinarsi. Ma se ci dovesse essere un calo della richiesta di vaccinazione, dovremmo andare quanto più possibile vicino ai nostri cittadini per convincerli alla vaccinazione, altrimenti non raggiungeremo mai la protezione di comunità”.

Sileri aggiunge: “Finché ci saranno varianti che circolano, come quella indiana, e finché ci saranno Paesi intorno all’Europa con popolazione non vaccinata e con virus mutati, è chiaro che lo stato di emergenza ha un’attualità e un’importanza, a maggior ragione nel periodo autunnale, perché non abbiamo nessuna certezza e nessuno di noi sa cosa accadrà in autunno. Tuttavia, è verosimile che col progredire della vaccinazione e col non arrivo di ulteriori varianti più pericolose, a ottobre staremo come stiamo oggi – conclude – cioè è probabile che in terapia intensiva andranno solo coloro che non si sono vaccinati. Oggi i 400 pazienti che sono in terapia intensiva sono quelle persone non vaccinate. In ogni caso, non sapendo quello che succederà in autunno, prorogare lo stato di emergenza ci dà delle garanzie. Se poi a ottobre, almeno in Italia, la vaccinazione è andata bene e avremo messo ko il virus, è chiaro che lo stato di emergenza necessariamente potrà essere interrotto”.

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