Il report di OpenSignal conferma la poco rassicurante situazione della rete 5G in Italia, ad oggi fanalino di coda in Europa per qualità e prestazioni.
La situazione della rete 5G è in rapida evoluzione in tutto il mondo, con Paesi come la Cina che hanno già ampiamente adottato la tecnologia e altri, come l’Italia, in cui la diffusione sembra essere più difficoltosa. A confermare questa situazione poco rassicurante per il nostro Paese ci pensa il report di OpenSignal, la quale ha analizzato lo stato delle infrastrutture di rete in tutta la macro area economica EMEA.
OpenSignal, società specializzata nell’analisi delle reti che opera in tutto il mondo, ha preso in esame per questo resoconto il periodo compreso tra il 1 febbraio 2021 e il 1 marzo 2021. L’analisi è suddivisa in diverse categorie di esperienza utente, in modo da facilitare la lettura dei dati e soprattutto scovare i punti di forza e di debolezza delle reti dei vari Paesi presi in esame
Per quanto riguarda la pura velocità di download, sono due paesi del Medio Oriente a guidare la classifica: Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. I punteggi medi di velocità di download ottenuti in questa categoria sono di 274,9Mbps e 237,4Mbps, rispettivamente. La Finlandia è il primo Paese Europeo in classifica con una velocità media di download in 5G di 221,4Mbps.
Se si prende in considerazione, invece, la velocità di picco in download in 5G, i valori registrati sono tutti molto più alti dei dati medi raccolti. Arabia Saudita e Grecia dominano questa classifica con valori di 793,1Mbps e 777,4Mbps rispettivamente.
E l’Italia? Il Bel Paese è solo penultimo nella graduatoria delle velocità medie, seguito solamente dalla Polonia, con un punteggio di appena 92,7Mbps. Sempre nella parte bassa della classifica per quanto riguarda la velocità di picco e quella di upload, rispettivamente 484,5Mbps e 15,7Mbps.
L’analisi di OpenSignal sposta poi la propria attenzione sulle esperienze in streaming video, gaming e voce sempre su rete 5G e i risultati non sono di certo più incoraggianti. I punteggi sono calcolati su una scala massima di 100 punti definita dall’ente sul proprio sito web. Viene poi analizzato il miglioramento rispetto alla rete 4G e anche in questo caso non possiamo dire che i risultati siano a favore delle reti italiane.
Certo, la situazione non potrà che migliorare nel tempo, tuttavia questa valutazione sembra posizionarci quasi come fanalino di coda dell’area nello sviluppo delle reti di ultima generazione. Siamo sicuri siano stati fatti ingenti investimenti a riguardo e che i lavori di aggiornamento siano in corso d’opera, tuttavia ancora una volta l’Italia non brilla per l’adozione delle nuove tecnologie di comunicazione.