E qualche giorno dopo la tragedia, proprio la mamma ha confermato agli inquirenti di aver trovato nel telecomando una pila mancante. “Harper-Lee era interessata a tutto e si stava sviluppando bene, non c'erano preoccupazioni per lei. Era piena di vita e amata da tutti. Aveva la tendenza a mettersi le cose in bocca", ha spiegato
Per i giudici la morte della piccola Harper-Lee Farnthorpe, 2 anni, è stata un tragico incidente. È questa la conclusione a cui sono arrivati i giudici dopo un mese di indagini: la bambina è deceduta a causa delle lesioni provocate agli organi interni dall’acido della batteria a bottone che aveva ingerito. I fatti risalgono al marzo scorso: i medici del Royal Stoke University Hospital di Stoke-on-Trent, nello Staffordshire, hanno fatto di tutto per salvare la vita della piccola Harper-Lee ma non c’è stato nulla da fare. Come riferisce l’Independent che dà la notizia, il tribunale inglese locale ha ricostruito come sono andate le cose giungendo alla conclusione dell’incidente.
La madre della bambina, Stacey Niklin, ha raccontato alla polizia che era al lavoro quando le è arrivata la telefonata della figlia maggiore che diceva che la sorellina stava vomitando sangue. Subito è stata trasportata al pronto soccorso: era pallida e con la pressione bassa. I medici le hanno fatto nove trasfusioni di sangue, prima di sottoporla a un delicato intervento chirurgico: a capire quanto successo è stata la pediatra Anna Piggot, che per prima ha visitato la bambina. A causare il malore era stata una pila a bottone, grande più o meno quanto una moneta da cinque centesimi, che la piccola aveva ingoiato. Anche se nel frattempo era stata espulsa dal suo corpo, aveva rilasciato dell’acido che le ha causato lesioni interne tra cui ulcere all’esofago.
E qualche giorno dopo la tragedia, proprio la mamma ha confermato agli inquirenti di aver trovato nel telecomando una pila mancante. “Harper-Lee era interessata a tutto e si stava sviluppando bene, non c’erano preoccupazioni per lei. Era piena di vita e amata da tutti. Aveva la tendenza a mettersi le cose in bocca“, ha spiegato la signora.
Lo Staffordshire Safeguarding Children Board ha lanciato un appello a tutti i genitori dopo il caso di Harper: “Le batterie a bottone alimentano oggetti di uso quotidiano come portachiavi per auto, telecomandi e giocattoli. Ma lo sapete che se vengono ingeriti possono ferire gravemente, o addirittura uccidere un bambino? Se pensate che vostro figlio abbia ingoiato una batteria, portatelo direttamente al pronto soccorso più vicino. I sintomi potrebbero non essere evidenti. Il piccolo potrebbe tossire, vomitare o sbavare o indicare la gola o la pancia. Fidatevi del vostro istinto e agite in fretta anche se non ci sono sintomi”.