La variante Delta non lascia tregua al Regno Unito, dove il governo di Boris Johnson sta accelerando freneticamente la campagna vaccinale per cercare di arginare la terza ondata pandemica. Da oggi prendono il via le immunizzazioni per i diciottenni, l’ultima categoria in lista nel piano vaccinale britannico, che non comprende i bambini. Ma è una corsa contro una variante che si sta dimostrando micidiale. Nell’ultima settimana i contagi sono aumentati di ben 33,630 casi per un totale di 75,953 persone che sono state colpite dalla variante Delta.

Gli ultimi dati di Public Health England confermano che ormai il 99% dei casi sequenziati in tutto il paese corrispondono al genoma di questa mutazione importata dall’India. Rispetto alla variante originaria del Kent, o Alpha, la Delta provoca un maggior numero di ospedalizzazioni che nella settimana al 14 giugno hanno subito un incremento di 423 casi arrivando ad un numero di 806 persone per cui è stato necessario il ricovero. Il dato positivo però sembra essere la risposta ai vaccini. Risulta infatti che 527 dei ricoverati non fossero stati vaccinati mentre solo 84 delle 806 persone finite in ospedale avevano ricevuto entrambe le due dosi.

“I casi stanno aumentando rapidamente in tutto il paese e la variante Delta è ormai dominante. Questo aumento investe principalmente le fasce d’età più giovani, che in grande proporzione non erano stati immunizzati, ma sono stati ora invitati a vaccinarsi – ha ribadito la Dr Jenny Harries, Chief Executive, UK Health Security Agency- è incoraggiante osservare che ricoveri e decessi non aumentano con la stessa velocità“.

Il primo ministro Boris Johnson, che lunedì scorso ha posticipato il sollevamento di tutte le misure anti-Covid di quattro settimane, sta spingendo sull’obiettivo di vaccinare tutta la popolazione adulta entro il 19 luglio, il nuovo Freedom Day, data per cui punta anche ad avere oltre il 60% dei britannici adulti completamente immunizzati. Dal poderoso piano vaccinale britannico però restano ancora esclusi i bambini. Come sottolineato da Chris Witty dal Professor Chris Whitty il Consulente medico del governo britannico, il Regno Unito sta ancora valutando la sicurezza dei vaccini sui pazienti più giovani: “Sappiamo che, esclusi i casi in cui ci sono malattie preesistenti i rischi legati a Covid sono molto più bassi nei bambini dunque non vogliamo esporli ai vaccini a meno che questi siano molto sicuri. Alcuni paesi hanno avuto la licenza per vaccinare i bambini e stiamo accumulando dati per analizzare proprio il fattore sicurezza sulle fasce d’età più giovani. Al momento però la priorità è vaccinare tutti gli adulti sopra i 18 anni e fare in modo che tutti ricevano anche la seconda dose. In questa corsa frenetica all’ultima siringa, i consulenti medico-scientifici britannici non fanno però marcia indietro nel limitare l’uso di AstraZeneca agli under 40. “I benefici dei vaccini sono tanto maggiori quanto più alto è l livello di contagi – ha affermato Sir Patrick Vallance, il Capo Consulente Scientifico del governo – ma al memento continuiamo con il piano di offrire ai 18enni dei sieri alternativi.

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