Nonostante il 5G sia ancora lontano dall’essere diffuso in tutto il nostro Paese, c’è già chi pensa al 6G! Samsung avrebbe testato con successo la tecnologia di futura generazione che potrebbe arrivare a 1000Gbps.
Samsung non ha appena iniziato a lavorare sul 6G, i primi studi sono iniziati già nel 2019. Può sembrare presto, tuttavia il 5G è una tecnologia che è stata sviluppata per molti anni prima della sua applicazione commerciale che stiamo vedendo al giorno d’oggi.
L’azienda coreana ha presentato l’anno scorso un white paper che prevede le comunicazioni mobili nella gamma di frequenza dei Terahertz. Di recente, una prima connessione con una larghezza di banda di 2GHz è stata effettuata in collaborazione con l’Università della California a Santa Barbara negli Stati Uniti.
Secondo le previsioni di Samsung, la tecnologia di connettività 6G potrebbe essere implementata ufficialmente a partire dal 2028 e consentire velocità di trasferimento di 1Tbps (125GBps!) e operare su latenze dell’ordine del decimo di millisecondo (0,1ms).
Non siamo minimamente vicini alla definizione e all’uso del nuovo standard, tuttavia l’azienda coreana prevede che il 6G andrà ad occupare alcune delle bande ad oggi utilizzate dal 4G e dal 5G ma anche oltre, fino ad arrivare ai 3000GHz.
“In collaborazione con l’Università della California a Santa Barbara (UCSB), Samsung ha potuto sperimentare una prima connessione Terahertz nel quadro della conferenza internazionale IEEE sulle comunicazioni (ICC 2021). Una connessione end-to-end nella gamma di frequenza di 140GHz è stata stabilita utilizzando il beamforming. In questo test di trasmissione dal vivo, è stata raggiunta una velocità di trasmissione dati di 6,2Gbit/s nello spettro Terahertz a 140GHz su una distanza di 15 metri” scrivono i colleghi francesi di Frandroid.
Ma a cosa servirebbe tutta questa velocità del 6G? Secondo Samsung, uno degli utilizzi si potrebbe ritrovare negli ologrammi. Un ologramma da 11,1 Gigapixel mostrato da un display da 6,7 pollici richiederebbe un throughput di 0,58Tbps. D’altra parte, un ologramma di dimensioni umane potrebbe richiedere diversi Tbit/s.
Useremo davvero gli ologrammi per comunicare nel 2028? Solo il tempo ci darà conferma di questa cosa, tuttavia è interessante osservare lo sviluppo della tecnologia e la direzione che andrà a prendere in futuro.