Per chi ha superato l’infezione, il vaccino può esserre più efficace se passa più tempo dal contagio. Una “sorpresa” che arriva da uno studio italiano dell’Irccs di Negrar (Verona), in revisione presso la rivista Clinical Microbiology and Infection. Stando all’analisi condotta su circa 2000 fra infermieri e medici può bastare una sola dose anche dopo dieci mesi. Gli esami e lo screening infatti hanno mostrato che la risposta anticorpale al vaccino a Rna messaggero in chi è stato contagiato da Sars Cov 2, è più alta se trascorre più tempo dal contagio, soprattutto in chi è giovane, nelle donne e in chi ha avuto i sintomi dell’infezione.
La raccomandazione temporale del ministero della Salute a eseguire una sola dose di vaccino in chi ha avuto Covid-19 non oltre i 6 mesi dall’infezione, trascorsi i quali è prevista una seconda dose, andrebbe quindi riconsiderata. A fine dicembre uno studio pubblicato su Science indicava che si è infettato aveva anticorpi per almeno 8 mesi. Ma con il procedere del tempo e con ormai una campagna vaccinale in fieri si aggiungono nuovi dati e nuove conclusioni.
Secondo questo studio quindi si può aspettare di più senza paura che la vaccinazione perda efficacia, anzi sembra accadere il contrario. La ricerca è stata condotta fra gennaio e marzo 2021, quando gli operatori sanitari del Sacro Cuore Don Calabria di Negrar sono stati sottoposti alla vaccinazione anti-Covid con un preparato a mRna. “Abbiamo dosato varie classi di anticorpi e in special modo gli anticorpi IgG quantitativi che comprendono quelli neutralizzanti, che con una certa approssimazione misurano la risposta al vaccino – spiega il coordinatore della ricerca Zeno Bisoffi, del dipartimento di Malattie infettive e microbiologia -. Con sorpresa abbiamo osservato che la risposta anticorpale era tanto più forte quanto più tempo era trascorso dall’infezione, fino a oltre dieci mesi. L’obiettivo adesso è verificare questi dati in una popolazione che sia stata vaccinata dopo tempi ancora più lunghi dall’infezione.