Quando abbiamo lanciato la Scuola in piena pandemia, una scuola nuova che non c’era, crediamo sia stato in parte un gesto di grande coraggio e allo stesso tempo di estremo rischio. Sono le componenti che spingono in genere quelli che hanno un sogno ma anche una grande passione, come noi”. Lo scrittore Angelo Ferracuti e il fotografo Giovanni Marrozzini raccontano così il primo anno della Scuola di letteratura e fotografia Jack London che hanno fondato nelle Marche. E che ha riaperto le iscrizioni per l’anno scolastico 2021-2022.

E proprio Ferracuti e Marrozzini, al termine del primo anno di vita del loro progetto, dicono che la scuola “è riuscita a portare a termine il suo obiettivo: insegnare il mestiere del reportage e portare i suoi allievi ‘sul campo’ nella migliore tradizione londoniana, con stages retribuiti e concrete possibilità per il futuro”. Una scuola che è nata, come recita la presentazione, “per imparare un mestiere, quello del raccontare, declinato non solo sulla letteratura e l’arte, ma anche e soprattutto sul giornalismo, sul racconto delle aziende e delle realtà, per dare alla comunicazione il valore etico e sociale che oggi più che mai è necessario”.

La scuola ha la sua sede a Torre di Palme (in provincia di Fermo) e qui, dicono Ferracuti e Marrozzini, si è creato “un clima speciale, dove il rapporto con la comunità locale è stato magnifico”. Qui otto dei venti allievi hanno deciso di risiedere anche durante il lockdown e la scuola Jack London ha fornito agli allievi, attraverso un corso intensivo di due mesi e “in un reale e continuo contatto coi docenti, una formazione tecnica e culturale avanzata, in una logica interdisciplinare”. Infine, per Ferracuti e Marrozzini il bilancio dopo un anno è molto positivo: “Ci ha entusiasmato il fatto che subito la scuola si è fatta conoscere in tutto il panorama nazionale ed oggi è già un punto di riferimento per chi vuole raccontare i grandi temi internazionali attraverso il reportage, mettere insieme creatività e voglia di scoperta. Un’altra soddisfazione è sapere i nostri allievi già al lavoro! Siamo certi che insieme ai nostri sostenitori, a cominciare dal Comune di Fermo, ai docenti, tutti professionisti di grandissima bravura ed esperienza, daremo al nostro territorio una istituzione concepita come una finestra sul mondo. È solo l’inizio di una grande avventura”.

La Scuola è stata promossa dall’associazione culturale “Jack London” con il contributo del Comune di Fermo, di Solgas, dell’Ambito Territoriale Sociale XIX delle Marche, con il sostegno di Supermercato Sì Fermo, con la partnership della Fototeca provinciale Fermo e dell’Archivio Mario Dondero, con il patrocinio del Parco nazionale dei Monti Sibillini, e ha trovato poi, lungo il percorso, partner quali Fondazione Lavoroperlapersona e Premio Ghergo a sostegno degli stage formativi, Daca di Tre Elle, Giano, le cantine La Marca di San Michele e Aurora, l’Agenzia France Press, la casa di produzione MaxMan, le testate Rai Radio Tre, Collettiva, Left, Redattore Sociale e Ristretti Orizzonti. E grazie a questi partner, fa sapere la scuola, “è stato possibile formulare stage di grande impatto, dai reportage sulla povertà in Italia a quelli sui nuovi lavori, dall’impiego in redazioni giornalistiche fino alla possibilità di essere autori radiofonici o raccontare l’Africa come fotografi insieme a France Press Africa”. Tra questi, “il progetto “Terra Terra” finanziato da Premio Ghergo e Fondazione Lavoroperlapersona: un viaggio a piedi lungo l’Appennino, dalla Liguria alla Calabria, a firma di due allievi della scuola. Rai Radio Tre, inoltre, ospiterà i reportage della scuola che saranno protagonisti dei podcast della trasmissione Tre Soldi”. Giano, Daca Tre Elle e La Marca di San Michele sosterranno le tre borse di studio in palio per gli iscritti.

Il corso ha avuto inizio il 12 ottobre 2020 e si è concluso il 28 febbraio anziché il 12 dicembre a causa delle restrizioni Covid. Le lezioni, dal 12 ottobre al 12 novembre e dal 1 al 28 febbraio, si sono tenute tutte le settimane da lunedì a venerdì con alcuni appuntamenti di approfondimento anche il sabato. Il corso si è strutturato attraverso lezioni teoriche, laboratori sul reportage, esercitazioni sul campo, concludendosi con un incontro pubblico dedicato all’arte e alla necessità del racconto: “Le forme del narrare” con lo scrittore ed attore Ascanio Celestini.

Questi gli insegnanti della scuola Jack London per l’anno 2021/2022: Franco Arminio (scrittore), Christian Caliandro (critico d’arte), Giovanna Calvenzi (fotografa e photo editor), Silvia Camporesi (artista e fotografa), Ascanio Celestini, Paolo Di Stefano (giornalista, Corriere della Sera), Francesco Faeta (antropologo), Marco Filoni (Istituto Treccani), Renata Ferri (caporedattore photoeditor di IoDonna), Manuela Fugenzi (photo editor, coordinatrice della Scuola di Fotogiornalismo dell’ISFCI), Massimo Gezzi (scrittore), Simona Ghizzoni (fotografa), Alberto Giuliani (fotografo), Helena Janeczek (scrittrice, Premio Strega 2018), Marco Longari (France Press Africa), Sebastiano Nata (scrittore e ideatore del Premio Mastercard), Massimo Raffaeli (critico letterario), Alberto Rollo (editor Mondadori), Stella Sacchini (traduttrice), Marino Sinibaldi (presidente del Centro per il Libro e la Lettura MIC ed ex direttore Rai Radio Tre).

Le ore di lezione previste sono 250. I corsi avranno inizio il 1° novembre con una lezione inaugurale dello scrittore e giornalista Carlo Lucarelli. Dopo la pausa natalizia (dal 23 dicembre) le lezioni riprenderanno dal 10 al 28 gennaio. Le iscrizioni sono aperte sul sito www.jacklondon.it dove è possibile leggere il bando per intero e conoscere tutte le modalità per conseguire le 3 borse di studio in palio; si chiuderanno il 30 settembre. Il costo complessivo del corso è di 3.300 euro. Saranno selezionati 28 partecipanti, tra i quali i 3 borsisti. Le lezioni si terrà nella stessa location che ha ospitato la prima edizione.

Tra le varie lezioni ci saranno anche una serie di appuntamenti aperti al pubblico:

Ascanio Celestini: “La neve nera”. Lettura dei testi del poeta fermano Luigi Di Ruscio e, a seguire, proiezione del documentario.

Franco Arminio: “Discorso sull’Italia interna”. Il paesologo e fondatore della “Casa della Paesologia” racconta.

Angelo Ferracuti: “Non ci resta che l’amore – gli anni con Mario Dondero”. Presentazione del libro edito dal Saggiatore, con la partecipazione di Andrea Gentile, direttore editoriale della casa editrice, e del critico letterario Massimo Raffaeli.

Marco Longari : “Raccontare la guerra”. Il caporedattore dell’Africa France Press in Africa e Medio Oriente racconta il suo impegno di fotografo in prima linea.

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