Si apre la corsa per il nuovo procuratore capo di Milano. Il Csm ha dato inizio al concorso per la nomina del successore di Francesco Greco. Mercoledì il plenum darà il via libera alla procedura, nell’ambito di un bando che prevede complessivamente il rinnovo di incarichi giudiziari direttivi. Per tutti le domande si potranno presentare a partire dal 30 giugno e sino al 30 luglio.
Greco andrà in pensione il 14 novembre prossimo. L’ultima parte della carriera di una delle toghe di Mani Pulite ha coinciso con un momento difficile per la magistratura e segnatamente per la procura di Milano. Sono tre i pm finiti sotto inchiesta della procura di Brescia per motivi diversi: Paolo Storari per aver consegnato all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo i verbali, coperti dal segreto, dell’avvocato Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria (e per questa vicenda anche sotto procedimento disciplinare). Poi ci sono Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro, indagati subito dopo l’interrogatorio di Storari a Brescia per rifiuto di atti d’ufficio: l’accusa è di non aver messo a disposizione delle difese e del Tribunale le carte trasmesse loro dallo stesso Storari, tra cui chat ritenute manipolate da Vincenzo Armanna, ‘grande accusatore’ nella vicenda Eni Nigeria. Quelle chat, secondo i magistrati, furono acquisite illegittimamente e per questo non era possibile utilizzarle. Sono tutte vicende che traggono origine dal processo sulla presunta maxitangente pagata da Eni in Nigeria: il procedimento in primo grado si è concluso con le assoluzioni di tutti gli imputati. Su questa storia sono stati attivati anche gli ispettori del ministero da parte della guardasigilli Marta Cartabia.
Una situazione complessa che, secondo alcuni addetti ai lavori, potrebbe favorire per la prima volta la nomina di un “papa straniero”. E’ quello che accadrebbe per esempio se venisse scelto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, l’unico ad avere già reso pubblica, anche con un’intervista, la sua candidatura. Ma oltre al suo, circolano come possibili aspiranti esterni alla procura di Milano: come il procuratore di Napoli Giovanni Melillo, in passato capo di gabinetto dell’allora ministro della Giustizia Andrea Orlando, ed esponente di Area, la corrente di sinistra delle toghe. Ma si è parlato pure del capo della procura di Bologna Giuseppe Amato, che però proprio domani il Csm si appresta a confermare per altri 4 anni nel suo incarico. Una candidatura interna alla procura di Milano potrebbe essere invece quella del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, milanese doc e con una conoscenza approfondita dell’ufficio che è stato anche “vice” di Federico Cafiero De Raho alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Tra i posti che saranno messi a concorso domani c’è anche quello di presidente del tribunale di Viterbo, rimasto senza titolare con la nomina di Maria Rosaria Covelli a capo degli Ispettori della ministra Cartabia.