“La variante Delta va seguita con la massima attenzione, nell’ultima verifica fatta in Italia era solo l’1% dei casi ma ci aspettiamo che questo dato salirà perché è una variante più capace di diffondersi, la dobbiamo seguire con la massima attenzione”. Nel giorno in cui l’Ausl di Piacenza ha fatto sapere di aver sequenziato, rintracciato e isolato a oggi 25 casi di variante Delta, il ministro della Salute Roberto Speranza accende i riflettori sulla pericolosa variabile del Covid.
Lo fa intervistato a Cartabianca, commentando anche l’eventuale proroga dello stato di emergenza in scadenza il prossimo 31 luglio: “Faremo una valutazione nei giorni precedenti. Ora manca ancora un mese, vedremo la situazione e decideremo in Cdm”. Una battuta anche sull’ipotetico cambio di sede della finale degli Europei proprio a causa dell’aumento dei casi di variante Delta in Inghilterra: un cambio che finora è stato smentito dall’Uefa: “Bisognerà vedere i dati – dice il titolare della Salute – quelli delle prossime settimane. La finale non è così vicina ma credo che il presidente del Consiglio abbia detto cose di buon senso”.
Il ministro ha anche spiegato che sull’uso della mascherina bisogna continuare ad avere “prudenza e gradualità, è e resta uno strumento fondamentale. Ho appena firmato un’ordinanza che dispone che dal 28 giugno cade l’obbligo di usarla sempre all’aperto. Ma bisogna averla sempre con sé e usarla se non si può rispettare il distanziamento e se c’è rischio di assembramenti”. Su questo punto Speranza ha insistito, e infatti nell’ordinanza si legge: “Fermo restando quanto previsto dall’articolo I del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021, che prevede, tra l’altro, l’obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, a partire dal 28 giugno 2021 nelle ‘zone bianche‘ cessa l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all’aperto, fatta eccezione per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, per gli spazi all’aperto delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario”.