Oramai siamo alla follia.
Le vedove di Conte e Casalino pur di gettare pessimismo e negatività sono disposte a tifare anche contro la Nazionale di calcio. Il motivo? Altrimenti Draghi e Figliuolo potrebbero appropriarsi della vittoria della Nazionale di Roberto Mancini. Così ad esempio scrive oggi Massimo Fini in un suo articolo.
Non so se ironico o meno ma l’articolo in questione rappresenta uno specchio di una parte della nostra società odierna. Sempre piena di pregiudizi e di saccenza. Mai imparziale ma sempre pronta a mantenere un atteggiamento da tifoso nel vero senso letterale del termine. Addirittura talmente tifoso politico da andare contro anche la propria Nazione e Nazionale.
Quelli che si credono sempre i più bravi, i più colti, i più rivoluzionari, i più furbi, i più di sinistra. Come diceva nell’antica Roma “Er più”. Insomma, questo modo di fare ha francamente stufato. Non si può essere italiani e tifare contro se stessi. E’ il classico atteggiamento di chi preferisce che le cose vadano male per dire: “ve lo avevo detto” o implicitamente dire: “il migliore sono io”. Ed è questo che sta accedendo in questa fase politica.
Una buona parte del solito sistema aveva deciso di sposare il duo Conte e Casalino. Senza se e senza ma. Potevano fare tutto. Potevano gestire la pandemia con la finzione organizzata da Casalino e Arcuri senza che nessuno potesse alzare la testa e svelare i veri problemi. Tutti stretti al sistema di potere a negare l’evidenza e ad accusare chi voleva semplicemente migliorare le cose nell’esclusivo interesse generale.
Oggi grazie a queste persone coraggiose e capaci di andare contro corrente senza timore abbiano il governo Draghi. I risultati sulla gestione della pandemia e del Recovery Plan sono talmente forti ed evidenti che i nostalgici di Conte sono appollaiati come avvoltoi: basta un piccolo pretesto e il solito gruppetto di vedove inconsolabili esce fuori a sparare contro draghi e figliuolo. Discorsi deliranti e privi di fondamento. Ma la cosa grave è che queste persone sperano e tifano veramente non solo contro la nazionale di calcio ma contro la ripresa della nostra nazione.
Ed è questo il fatto ancor più grave. Pur di andare contro i politici che si odiano si va contro gli interessi generali della società. Perché non è possibile che non si possa essere onesti intellettualmente e gioire se l’Italia esce velocemente e bene dalla pandemia. Non è possibile sperare nel fallimento del governo solo per poter dire che era meglio Conte.
Non è possibile tifare sempre contro a prescindere. E questo atteggiamento è ancora più assurdo se si fa il mestiere del giornalista. E’ impossibile che non si riconoscano mai i meriti degli altri solo perché di un partito odiato. Si parla di odio perché altri modi per descrivere certi comportamenti e certe ossessioni non ci sono.
E’ tutto abominevole.
Queste persone e questi professionisti hanno veramente la variante del “tifo politico”. Non riescono ad essere obiettivi mai neanche quando dovrebbero farlo per lavoro. E quindi basta con questo stile di vita. Fa male soprattutto a loro stessi. Vederli difendere l’indifendibile solo per andare contro Draghi è penoso e fa anche un pochino di tenerezza e pena.
Quindi un consiglio: se proprio dovete sempre tifare, tifate Italia. Italia calcistica, Italia politica, Italia cantanti, Italia come volete voi ma gioite quando le cose vanno bene. Provate a sorridere e vedrete che proverete anche un pochino di allegria che forse vi manca.
Viva l’Italia. Viva gli italiani che ci credono, che hanno coraggio, che lottano contro il qualunquismo, che non si adeguano al populismo e che gioiscono per difendere gli interessi di tutti, anche di quelli che remano contro le sorti della nostra nazione. speriamo di vincere gli Europei nonostante i gufi e pessimisti.