Trash-Chic

Festival di Ravello: Epurazioni e Dimissioni

Il mondo intero ci invidia il palcoscenico più bello del mondo quello di Villa Rufolo, sospeso tra il cielo e il mare. Mezzo mondo adesso se la ride sull’editto bulgaro del satrapo De Luca. Fuori Roberto Saviano e il ministro Speranza. Il Teatro San Carlo si sposta in Piazza Plebiscito: tutto pronto per la Carmen. Olé

Meno male che c’è la Carmen, la bellissima zingara che irretisce con il suo fascino il giovane brigadiere Don José di servizio a Siviglia, e i suoi sospiri ci faranno dimenticare per una sera l’editto bulgaro del satrapo/toreador Deluchiano.
Intanto i 400 biglietti messi a disposizione dal San Carlo per la Prova Generale ( e di Grandeur) a titolo gratuito per il personale ospedaliero sono andati a ruba in pochi minuti. Venerdì debutto e domenica replica, sul podio i big Elina Garanca e Dan Ettinger e 250 fra orchestrali e coro.
Un passo indietro: De Luca ha trovato troppo indigesto l’invito a Ravello per Saviano e Speranza. Immediata la reazione del neo eletto Presidente della Fondazione Ravello, lo scrittore e vincitore Premio Strega, Antonio Scurati, che dà le dimissioni. Il suo NO è uno schiaffo in faccia alle ingerenze politiche/poliziesche da parte della Regione e dei suoi gregari.

Ovviamente Scurati non ci sta a fare il ruolo del subalterno e sbatte la porta in faccia a De Luca.
Atto Due. Metti una sera a cena sul terrazzo più bello di Napoli, spalancato sul palcoscenico di Piazza Plebiscito, il meglio dell’intellighenzia riunita, direttori, architetti, scrittori, avvocati e imprenditori: Lo sceriffo De Luca è bocciato a pieni voti. Ma allora chi lo ha votato per il secondo mandato?
Cara opposizione ( rappresentata dall’ex governatore Stefano Caldoro in corsa alle ultime elezioni da presidente della Regione) dove sei? Perché non fai sentire la voce del dissenso?

Atto Tre. Ritorno a deluchissimamente vostro che alla presentazione della Fiera del Libro ha dato del cialtrone a chi non la pensa come lui. Testuale: “Poca libertà? Cialtroneria… al di là di qualche atto di stupidità e di maleducazione e istituzionale.”.
Senti chi parla. Si esprime solo in politichese, nomi non ne fa, spara sul mucchio. E a fine conferenza svelto come un coniglio scappa per sottrarsi alle domande scomode dei giornalisti. Già, lui fa soltanto monologhi/polpettoni. su Facebook, senza diritto di replica.
E così a meno di dieci giorni dal suo debutto il Ravello Festival, la madre di tutte le kermesse musical/ culturale, all’ombra del Cammino degli Dei ( così chiamato per la bellezza paesaggistica) si trova monco della sua Presidenza. Una cosaccia, da far rivoltare nella tomba/mausoleo Wagner alla cui memoria il Festival è dedicato.

Atto quarto: La Fiera del Libro va in scena dal primo al 4 luglio a Palazzo Reale. Attesi 90 editori. Ingresso 5 euro.
D’accordo non è una grande cifra, ma ditemi voi, chi è disposto a sborsarla per andare a vedere libri impilati su stand e scaffali? E intanto Diego Guida, Presidente degli Editori Medi, lamenta: “Su 100 lettori in Italia, 22 sono in Lombardia, 4 in Campania…”. Un gap per il momento incolmabile.

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