“Mi sarebbe piaciuto che si fosse pronunciata anche la parola ‘Conte‘”. Secondo Pier Luigi Bersani l’ex premier è il grande assente nel discorso tenuto oggi alla Camera dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, sul Recovery Plan, che proprio ieri ha ricevuto l’approvazione da parte della Commissione europea. “Draghi in Aula assolutamente condivisibile”, ha detto Bersano in un’intervista a Radio Radicale, sottolineando però come una citazione del suo predecessore a Palazzo Chigi fosse doverosa: “Non è vedovanza, ma continuità istituzionale. Ho fatto il ministro, quando era il momento ringraziavo Gianni Letta o Scajola”, ha aggiunto Bersani.

La mancata citazione da parte di Draghi arriva a meno di 24 ore di distanza dal post pubblicato sui social da parte di Giuseppe Conte, in cui il leader in pectore del Movimento 5 Stelle ha voluto ricordare che quel documento “non è il Piano del governo di turno”. “Non era allora del governo Conte, non lo è oggi del governo Draghi”, si legge nel post. “È il Piano di tutti noi: che abbiamo rispettato le regole, che guardiamo oggi con rinnovata fiducia al domani, che torniamo a popolare le nostre strade, i nostri bar, gli uffici, le scuole e anche gli stadi. Questo successo è di tutti noi, nessuno escluso. E dimostra la forza, la compattezza e la responsabilità della nostra comunità nazionale. Questa è l’Italia”, ha scritto Conte.

Che oggi appunto non è stato ringraziato né citato dal suo successore durante le comunicazioni in Aula. Lo hanno fatto invece i deputati Cinquestelle presenti a Montecitorio: “Se abbiamo ricevuto notizia della promozione a pieni voti del nostro Recovery Plan da parte della Commissione Europea dobbiamo ringraziare questo Governo, che ha il merito di avere definito e portato a compimento nei tempi richiesti, ma non possiamo dimenticare il ruolo giocato dal presidente Conte. Oggi, infatti, si conclude soltanto un percorso travagliato che sancisce un cambiamento storico per l’Unione Europea. La solidarietà e la condivisione degli sforzi diventano realtà con questo strumento chiesto, creato e ottenuto a Bruxelles grazie all’autorevolezza, l’impegno e la determinazione di Giuseppe Conte. Il suo instancabile servizio per il Paese, in uno dei momenti più bui, non può e non potrà essere mai rimosso“, ha dichiarato il deputato Filippo Scerra, vicepresidente del M5s, durante il suo intervento in Aula dopo le comunicazioni del presidente Draghi.

“Il via libera di Bruxelles al Recovery plan italiano è un’ottima notizia per il nostro Paese e il riconoscimento del grande lavoro svolto dal governo Conte. Grazie a queste risorse potremo rilanciare l’occupazione e potenziare le politiche di inclusione sociale, i pilastri su cui si baserà la ripartenza dell’Italia dopo la pandemia”, ha ricordato anche Tiziana Ciprini, deputata M5s in commissione Lavoro. “I progetti su lavoro ed equità sociale – ha spiegato in una nota – messi a punto dal Movimento 5 Stelle con l’ex ministra Nunzia Catalfo, prevedono il potenziamento delle politiche attive, l’innalzamento dei livelli di partecipazione di donne e giovani al mercato del lavoro, il rafforzamento dei Centri per l’Impiego e del sistema duale”. “È un’occasione storica per l’Italia. Un’occasione per costruire una società più giusta e coesa e, quindi, un futuro migliore per tutti”, ha concluso Ciprini.

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Bersani: “Mi sarebbe piaciuto che Draghi avesse citato Conte almeno per continuità istituzionale. Recovery? Ci vogliono riforme del lavoro”

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