Tentar non nuoce. Urbano Cairo, editore de La7 e del Corriere della Sera attraverso Rcs di cui detiene il 60%, vuole per sé “una piccola quota” del canone tv. “La7 è indiscutibile che faccia servizio pubblico. Ricordo che durante la pandemia non solo non abbiamo chiuso alcun programma ma abbiamo aumentato il tempo dedicato all’informazione per informare e rassicurare i cittadini. Credo che sarebbe giusto tenerlo in considerazione e dare anche a noi una piccola quota di un canone che è comunque molto ricco” ha affermato oggi Cairo, in un’intervista all’Ansa. Ma non solo.

“E’ stato un anno e mezzo molto duro – ha proseguito Cairo – e così come hanno avuto ristori altri settori, sarebbe giusto che avessimo anche noi un sostegno. Il cinema ha il tax credit al 40%, non vedo perché non ci debba essere la stessa attenzione per le produzioni televisive. Nel corso della pandemia , la tv non ha avuto aiuti di alcun genere. Un settore importante come quello televisivo con molti occupati che ha un importante impatto sull’economia, anche attraverso la comunicazione che le aziende fanno in tv, meriterebbe maggiore attenzione”. Difficile però paragonare le ricadute che la pandemia ha avuto sulle sale cinematografiche, completamente chiuse per mesi, rispetto alla televisione. Ma visto che c’è anche chi, come Ntv (i treni Italo) nel 2020 ha chiuso il bilancio con 32 milioni di utili, grazie a 141 milioni di aiuti pubblici, come dar torto all’editore?

Il piatto del canone Tv del resto è ricco. Da quanto il governo Renzi ha inserito il pagamento in bolletta l’evasione si è pressoché azzerata. La tassa frutta ogni anno 1,7 miliardi di euro. Non proprio tutti finiscono nelle casse della Rai che comunque si accaparra l’83%. Il resto affluisce al fondo per l’editoria e da qui nelle casse di alcune testate giornalistiche ed emittenti locali. Come per tutti, o quasi, il 2020 del gruppo Cairo non è stato facile. I ricavi sono scesi da 1.183 milioni di euro a 986 milioni. Ma il bilancio si è chiuso in utile, seppur con un calo dei profitti da 42 a 16 milioni di euro. La7 rimane però in perdita. Il rosso è passato da 1,4 a 4,3 milioni. Ma il segno meno per l’emittente televisiva non è una novità legata alla pandemia. L’emittente ha fatto un piccolo utile nel 2018 ma aveva chiuso in perdita anche nel 2017 e 2016. Peraltro il primo trimestre del 2021 si è chiuso con segnali incoraggianti e con un incremento degli incassi pubblicitari del 5%. Cairo ha però un grosso grattacapo da affrontare dopo che il Tribunale della Camera di Commercio di Milano ha dato ragione al fondo Blackstone in merito alla vendita dell’immobile di via Solferino a Milano sede del Corriere della Sera. Per Rcs potrebbe significare dover pagare al fondo statunitense 300 milioni di euro.

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