Anche chi non è un appassionato di musica ricorderà l’accesa polemica tra Bugo e Morgan al Festival di Sanremo 2020. Ora la battaglia è diventata legale e “i giudici del Tribunale di Milano ritengono che la deformazione del testo del brano Sincero sia sul palco dell’Ariston sia attraverso la diffusione di esecuzioni dell’opera con il testo modificato su Instagram da parte di Morgan violi i diritti economici degli editori e i diritti morali dei coautori“. Questo è quanto riportato da una nota diffusa ieri 23 giugno da MescalMusica, che ha Bugo tra i propri artisti. Il giudice, inoltre, “ha ordinato a Morgan di rimuovere dalla sua pagina Instagram tali contenuti illeciti, di cessare future associazioni di Sincero al testo modificato disponendo una penale per ogni ulteriore violazione”.
Eppure Morgan canta vittoria, scrivendo su Instagram: “Oggi ho vinto la causa contro il manager di Bugo (Valerio Soave, ndr) che oltre a non avermi corrisposto un centesimo per la canzone fatta in duetto col suo artista mi ha accusato di estorsione perché il mio avvocato gli aveva sottoposto un regolare contratto per il mio lavoro. Ovviamente il Tribunale ha dato ragione a me”. Ma a cosa si sta riferendo? Alla denuncia di tentata estorsione e diffamazione che Soave gli ha intentato per avergli presentato, pochi giorni prima di Sanremo, la richiesta di diverse migliaia di euro per la sua partecipazione in duetto con Bugo. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Alessandria ha archiviato il reato di estorsione a carico di Morgan (ma non quello di diffamazione), così come riportato da Rolling Stone.
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