Il corteo del 29 giugno partirà alle 21:15 dal viale al mare e raggiungerà via Ponchielli, la strada che costeggia i binari, teatro dell’incendio che è costato la vita a 32 persone. Giovedì sera l'incontro "Educare alla responsabilità" con Ferruccio Sansa, Gherardo Colombo e Gianni Devani. Venerdì si parla di "Etica, estetica e profitto" con Alfonso Bonafede, Felice Casson, Luca Mercalli e Sigfrido Ranucci
A dodici anni dal disastro ferroviario del 29 giugno 2009 che costò la vita a 32 persone, di cui tre bambini, Viareggio scende in strada. Il corteo in ricordo della strage partirà come ogni anno alle 21:15 dal viale al mare, attraverserà il cuore della città e raggiungerà via Ponchielli, la strada che costeggia i binari, teatro dell’incendio scatenato dalla fuoriuscita di gpl da una cisterna deragliata. E proprio il reato di incendio che, così come quello di lesioni colpose plurime gravi e gravissime, è stato dichiarato prescritto nell’Appello del processo sul disastro.
Processo, a che punto siamo – Lungi dall’essere concluso, il procedimento è stato rinviato in Appello dalla Cassazione l’8 gennaio scorso per rimodulare le pene di alcuni imputati: la Suprema Corte ha dichiarato prescritte le imputazioni di omicidio colposo, escludendo l’aggravante della violazione delle normativa sulla sicurezza sul lavoro. “Ha perso tutta Italia”, commentò allora Marco Piagentini, volto simbolo della strage, sopravvissuto al disastro con ustioni sul 90 per cento del corpo dopo aver perso due dei suoi tre figli – Luca e Lorenzo, di 4 e 2 anni – e la moglie Stefania Maccioni, di 39 anni. Il primogenito, Leonardo, che allora aveva 8 anni, restò sepolto per quattro ore sotto le macerie della casa crollata con l’esplosione, ma si salvò. Oggi ha 20 anni ed è proprio ai ragazzi come lui che Il Mondo che Vorrei, l’associazione dei familiari, si rivolge con i propri corsi di educazione alla responsabilità e alla sicurezza nelle scuole.
Gli appuntamenti – È proprio “Educare alla responsabilità” il tema del primo appuntamento delle giornate di ricordo. Giovedì sera alle 21, in diretta dalla sede della Croce Verde di Viareggio e online per chi partecipa a distanza, interverranno – tra gli altri – il giornalista e consigliere regionale della Liguria Ferruccio Sansa, l’ex magistrato Gherardo Colombo, il pedagogista Daniele Novara e Gianni Devani, portavoce dell’associazione Vittime del Salvemini, nata in ricordo del disastro di 30 anni fa a Casalecchio di Reno, quando un aereo si schiantò su una scuola uccidendo 12 studenti e ferendone 88. Negli intermezzi del dibattito si esibiranno il cantante Luca Bassanese e l’attrice Elisabetta Salvatori. Venerdì 25 giugno, con le stesse modalità e allo stesso orario, si parlerà di “Etica, estetica e… profitto“. Tra gli ospiti Alfonso Bonafede, parlamentare del Movimento 5 Stelle ed ex ministro della Giustizia, promotore della riforma della prescrizione tanto apprezzata dai familiari delle vittime di Viareggio. Accanto a lui, tra gli altri, l’ex magistrato Felice Casson, il meteorologo Luca Mercalli e il conduttore di Report Sigfrido Ranucci.
29 giugno di memoria: corteo, cinema, teatro e street art – Il programma del 29 giugno prevede invece, dopo la messa delle 11 al cimitero della Misericordia, il corteo, con ritrovo alle 21.15, che arriverà in via Ponchielli. Qui, in contemporanea, dalle 21 si terrà la proiezione del lungometraggio pluripremiato “Il sole sulla pelle”, di Massimo Bondielli e Luigi Martella, prodotto da Caravanserraglio Film Factory, che ha per protagonista proprio Piagentini, la cui pelle – a causa delle ustioni – non può più essere toccata dai raggi del sole, lo stesso sole che per ironia del destino aveva tatuato addosso. A seguire, intorno alle 22, i giovani attori della compagnia viareggina Teatro Rumore metteranno in scena alcune letture tratte dallo spettacolo “32, a beautiful thing”, che debuttò nel 2019, mentre realizzerà una sua opera l’artista Mauro Pallotta, in arte Maupal, autore di celebri murales, a partire da quello – comparso per le strade di Roma nel 2014 – di papa Bergoglio in veste di Superman. Alle 23.48, ora dell’incidente, i ferrovieri responsabili dei lavoratori per la sicurezza, ai quali Ferrovie dello Stato ha chiesto indietro i soldi delle spese legali, leggeranno i nomi delle 32 vittime.