Le autorità hanno deciso di elevare il livello di allerta a 3 su 4. Da sabato entrano in vigore nuove restrizioni, inclusa la riduzione della capienza del trasporto pubblico e un massimo di 4 persone per gruppo
È una delle mete più turistiche delle Canarie, che negli ultimi giorni è scossa dalla preoccupazione dell’aumento dei contagi da coronavirus. L’isola di Tenerife, a fronte della crescita delle infezioni, ha deciso di passare al livello di allerta 3 su 4. L’incidenza cumulativa dei contagi registrati negli ultimi 14 giorni è superiore ai 170 casi, quasi il doppio di quella dell’arcipelago nel suo insieme, ha avvertito il governo regionale.
Da sabato saranno in vigore per almeno due settimane nuove restrizioni per cercare di frenare la diffusione del virus: ad esempio, rimarranno chiusi gli spazi interni di bar, ristoranti e locali, che dovranno chiudere entro le 23. Inoltre, non saranno permessi gruppi di più di quattro persone sia nei locali sia in spiaggia e la capienza del trasporto pubblico verrà ridotta al 50%.
Il ministro della Sanità delle Canarie Blas Trujillo ha dichiarato che la maggior parte delle infezioni si registrano tra gli under 45 e gli over 65. Il direttore generale della sanità pubblica, José Juan Alemán, ha poi specificato che il tasso di positività si aggira intorno al 6% e che la variante britannica risulta essere dominante sull’isola e nell’arcipelago. Per quanto riguarda il resto delle isole, Lanzarote e La Graciosa rimangono al Livello 2 per un’altra settimana e il resto rimane al Livello 1.