“Penso che ci siano visioni diverse del Movimento che stanno emergendo”. Il giorno dopo l’intervento di Beppe Grillo davanti ai parlamentari, chi rilancia le sue accuse a Giuseppe Conte e alla “trasformazione del M5s” è Davide Casaleggio. Il presidente dell’associazione Rousseau, ormai completamente estranea ai 5 stelle, intervistato da Radio Capital, ha di fatto ribadito la sua posizione contro la rifondazione del Neo Movimento. “E’ il momento più difficile per il Movimento. Durante quest’anno sono state commesse una serie di violazioni di principi e regole che hanno sempre caratterizzato il M5s e che hanno attratto tante persone. Ma se questi principi vengono meno, le persone si disaffezionano”.

Il figlio del cofondatore del Movimento mette in discussione lo stesso ex premier. “Le idee di Conte non mi sono ancora chiare e non ho capito perché abbia tenuto segreto questo statuto. Non è con uno statuto che si fa un movimento. Sembra piuttosto un partito del ‘900”. Il riferimento è proprio alle dichiarazioni di Beppe Grillo che ieri, parlando agli eletti, ha detto che Conte gli avrebbe presentato una bozza di 32 pagine per il nuovo statuto chiedendogli di “non farla vedere a nessuno”. Nonostante però le divergenze, il garante ha anche detto che in “pochi giorni ci siamo” e ha lasciato aperta la strada per una possibile mediazione. Chi di sicuro non farà più parte del progetto è Casaleggio: “Io ho espresso diverse volte il mio pensiero su come il Movimento si stia trasformando in qualcosa di diverso in questo ultimo anno”, ha detto. “Fino ad un anno fa i principi erano ben chiari, oggi meno e per questo ne ho preso le distanze”.

Secondo Casaleggio nel Neo Movimento ci sarebbero problemi di legittimità anche per quanto riguarda la nuova piattaforma di voto SkyVote che dovrebbe prendere il posto di Rousseau. “Questa piattaforma non la conosco, non posso esprimere un giudizio”, ha detto sempre a Radio Capital. “Posso dire sul processo di legittimità di questa votazione. Nello Statuto è scritto che le votazioni devono essere fatte su Rousseau e verificate da Rousseau. Questo non avverrà a quanto pare ed esporrà a possibili ricorsi”. Il 5 giugno scorso Davide Casaleggio, solo dopo l’intervento del Garante della privacy, ha consegnato al Movimento i dati degli iscritti. Uno strappo definitivo a cui si è arrivati dopo mesi di trattative fallimentari tra le parti.

Casaleggio ha anche parlato dei due mandati: ieri Grillo ha ribadito la sua contrarietà a rivedere il limite, ma ha anche concesso un’apertura dicendo che decideranno gli iscritti. “Il tema dei due mandati è uno dei tre principi che avevamo proposto durante il V-Day, nel 2007, nella proposta di legge dei cittadini”, ha detto Casaleggio. “Secondo me potrebbe essere applicato all’intero arco costituzionale per far partecipare i cittadini ed evitare che la politica perpetui se stessa”. E ha chiuso: “Grillo mi sembra che anche ieri abbia ribadito il suo punto di vista sui due mandati, pienamente in linea con i principi del Movimento”.

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