I due ragazzi hanno trascorso una settimana sull'isola per disputare un torneo europeo. Venerdì il viaggio di rientro: prima tratta da Larnaca a Budapest, poi dalla capitale ungherese alla Puglia. Il personale dell'aeroporto però li ha fermati insieme al loro accompagnatore: "Serve la vaccinazione o l'invitation Uefa", visto che lì si giocano le partite degli Europei
“Senza vaccinazione o invitation Uefa non si parte”. È quanto accaduto venerdì mattina a due ragazzi di 12 anni e all’accompagnatore che stavano per prendere un volo per rientrare a casa dai genitori, a Bari, dopo aver trascorso un periodo a Cipro per un torneo europeo di tennis. I ragazzi non sono stati fatti salire sul volo per Budapest, scalo tecnico previsto dall’itinerario per il rientro in Puglia, a casa. All’andata i ragazzi erano partiti da Bari, via Milano, per l’aeroporto di Paphos. Al rientro era stato invece prenotato un volo da Larnaca. Si sono imbarcati tutti i passeggeri, la gran parte diretta in Ungheria per gli Europei di calcio.
I due dodicenni leccesi, con tutte le autorizzazioni del caso, sono partiti la scorsa settimana per partecipare a un torneo Europe. Hanno trascorso più di una settimana a Cipro, dove per la permanenza hanno effettuato diversi tamponi molecolari. Hanno stabilito il rientro per oggi, venerdì 25 giugno. Valigia pronta, sorriso sul volto per l’esperienza indimenticabile, gli scambi culturali con i coetanei di altre nazionalità, i risultati ottenuti sul campo. I telefonini strapieni di foto ricordo. Il primo volo parte da Larnaca alle 11 e arriva a Budapest alle 13.05. Il secondo riparte alle 15.05 da Budapest per giungere a Bari Palse alle 16.35. Entrambe le tratte sono gestite dalla compagnia Wizz Air. Non erano state indicate, al momento del pagamento, restrizioni particolari. Nessuno aveva immaginato ci potessero essere, trattandosi soltanto di un itinerario con scalo.
Il rifiuto rimediato a Cipro, però, è stato netto. È stato opposto dal personale presente in aeroporto. Non è stato consentito ai tre di imbarcarsi, nonostante uno fosse immune, gli altri due (i minori) sottoposti a tampone molecolare, negativo, nelle 24 ore precedenti. Il gruppo si è rivolto alla polizia cipriota per denunciare l’accaduto. Segnalando che, a prescindere dalle questioni tecniche riguardanti le chiusure dei singoli Stati per Covid-19, si trattava di un mero scalo tecnico e di un percorso indispensabile per fare rientro a casa. Il ritorno alla propria residenza è stato finora garantito in tutti gli Stati che abbiano adottato restrizioni e lockdown. È stato anche segnalato che, per via dell’età dei due ragazzini, sarebbe stato impossibile produrre un certificato di vaccinazione, non essendo al momento previste dosi per i bambini, per lo meno in Italia.
Il gruppo di tennisti è quindi rimasto a Cipro. Dovrà ora trovare una soluzione alternativa per fare ritorno a Lecce, dopo che è stato rifiutato anche uno scalo a Vienna. Dalla compagnia non è stato garantito loro un volo alternativo e neppure un alloggio temporaneo, in attesa di poter finalmente ripartire e riabbracciare le proprie famiglie.