La Commissione di supporto al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, per la valutazione e la consulenza sul Pnrr non sarà più composta unicamente da uomini. Dopo una giornata di polemiche in cui il leghista è stato accusato di non aver tenuto conto della parità di genere, finendo per comporre l’organo solamente con uomini, in serata è arrivato il dietrofront con la nomina di due donne nell’organismo. Il caso nasce nel mattino di giovedì 24 giugno, con la comunicazione dei nomi che avrebbero composto la commissione di supporto nello sviluppo dei progetti di competenza del Ministero contenuti nel Pnrr. “Solo uomini, ben dieci”, attaccava Cecilia D’Elia, portavoce della Conferenza delle donne del Pd. “Un torto insopportabile per un settore in cui sempre più donne sono protagoniste. Evidentemente per il ministro Garavaglia la parità di genere può aspettare“.
Una polemica ripresa nel giro di qualche ora da Irma Conti, presidente dell’Associazione donne giuriste d’Italia e cavaliere della Repubblica per la lotta alla violenza delle donne. “Stiamo all’età della pietra“, dichiarava. “Mi auguro che Garavaglia abbia cercato approfonditamente tra le competenze e trovato nessuna donna. E mi appello a Draghi affinché intervenga sul riequilibrio di genere alla luce della lungimiranza che l’Italia deve avere in questo momento. Continuano ad essere indispensabili le quote rosa che dimostrano che solo imponendo l’attenzione al mondo femminile si riesce ad ottenere un risultato inclusivo che tenga conto della diversity. Perché le donne ci sono solo dove previsto per legge – argomentava -, e la riduzione della disparità di genere deve essere la barra per un futuro di ripartenza e resilienza”.
“Il ministro del Turismo Garavaglia – aggiungeva Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera – non riesce a trovare nemmeno una donna che possa far parte dei dieci componenti della Commissione che lo aiuterà nella valutazione del Pnrr. La parità di genere evidentemente non è in cima alle sue preoccupazioni. Ma soprattutto è un brutto segnale per una fase così delicata in cui stiamo costruendo l’Italia di domani“. Così, nel giro di qualche ora, dal ministero è arrivata la rettifica. “Il ministero del Turismo, in merito alle pretestuose polemiche di genere alimentate stumentalmente dalla scelta dei componenti della Commissione di supporto all’attività del ministro – si legge in una nota ufficiale -, precisa che la pretestuosità salta agli occhi ed è annullata dalla circostanza che Garavaglia ha nominato Manuela Di Centa consigliere per lo Sport ed il Turismo, e presto entreranno in squadra Roberta Garibaldi per l’enogastronomia e Magda Antonioli quale responsabile dell’Osservatorio nazionale del Turismo. Le bugie hanno sempre le gambe corte”, conclude l’ufficio comunicazione.