La decisione del membro fondatore della band in seguito a un suo tweet
Abbiamo bisogno di musica. Bella, possibilmente. Ma abbiamo anche bisogno di persone con la voglia di combattere per i propri diritti, per le battaglie in cui credono. Può un musicista essere entrambe le cose? Sì. Ma Winston Marshall, membro fondatore dei Mumford & Sons, ha deciso di volerne essere solo una. “Tutto nasce da un tweet” che poi è il “c’era una volta” dei tempi d’oggi. Marshall twitta che gli piace il libro di Andy Ngo, “Unmasked – Dentro al piano degli antifa per distruggere la democrazia“. Il sottotitolo dice tutto. Marshall viene accusato di essere simpatizzante dell’estrema destra. Lui nega: “Non c’è cosa più lontana dalla verità. Condanno inequivocabilmente ogni estremismo politico, sia di destra che di sinistra”. E ancora: “Fino a quando sarò un membro della band, parlare apertamente sui mali dell’estremismo politico potrebbe causare loro problemi. La mia lealtà e il mio amore per loro non possono permetterlo”. Un addio pacifico: “Ti amiamo”, hanno risposto gli altri tre.