Momenti di forte commozione nel finale di stagione di Tagadà su La7. Ospiti dell’ultima puntata c’erano Massimo Giannini e Claudio Amendola: proprio quest’ultimo ha fatto scendere le lacrime al direttore de La Stampa. Si stava parlando dell’emergenza coronavirus quando la conduttrice, Tiziana Panella, ha chiesto all’attore romano: “Se arrivasse un marziano sulla Terra e chiedesse di raccontare cosa è accaduto, tu che gli diresti?”
“Ho scelto parole belle e significative, parole in prima persona che mi commuovono“, ha risposto Amendola iniziando a leggere alcune frase tratte dall’editoriale scritto da Giannini lo scorso anno, quando era ricoverato in terapia intensiva proprio a causa del Covid: “Oggi festeggio quattordici giorni consecutivi a letto, insieme all’ospite ingrato che mi abita dentro”, diceva il giornalista sulle sue condizioni di salute.
È stato a questo punto che il giornalista non ha trattenuto le lacrime: “Non me l’aspettavo sinceramente, grazie. Mentre risento mi commuovo anche io. Non volevo espormi, non mi piace. Ma i medici che chiamavamo eroi soffrivano, fuori si parlava di semplice influenza e di ambulanze vuote. Mi sono detto no, non va bene, proviamo a raccontare”, ha spiegato, ricordando la genesi di quel suo scritto. “Ti abbiamo visto riapparire con un grandissimo coraggio – ha detto Claudio Amendola – portavi sul viso i segni della malattia e questo per chi vive anche di immagine è segno di lealtà verso i suoi lettori e ascoltatori“.