Giustizia & Impunità

Ha rubato una delle auto più rare al mondo e l’ha rivenduta per 7 milioni: arrestato a Genova americano di 67 anni

L'uomo, nato negli Usa ma cittadino svizzero, era riuscito a rubare nel 2001 una Talbot Lago T150CSS Teadrop Coupè del 1938, auto d’epoca di cui esistono solo 16 modelli al mondo. Il 67enne arrestato nella sua camera d'hotel a Genova, aveva messo a punto una strategia che gli ha consentito di agire indisturbato per vent'anni, prima di essere arrestato

E’ stato arrestato a Genova il 67enne americano che vent’anni fa aveva rubato e poi rivenduto per 7,6 milioni di dollari una delle auto più rare del mondo da un’officina di Milwaukee nel Wisconsin, Stati Uniti. L’uomo, nato negli Usa ma cittadino svizzero, era riuscito a rubare nel 2001 una Talbot Lago T150CSS Teadrop Coupè del 1938, auto d’epoca di cui esistono solo 16 modelli al mondo. Il 67enne arrestato nella sua camera d’hotel a Genova, aveva messo a punto una strategia che gli ha consentito di agire indisturbato per vent’anni, prima di essere arrestato.

Dopo aver rubato l’auto, l’aveva trasportata in pezzi fuori dallo Stato e tenuta nascosta in un deposito fino alla morte del legittimo proprietario, avvenuta nel 2005. A quel punto aveva falsificato i documenti, facendo risultare che l’avesse acquistata dal nipote del proprietario ormai defunto. In seguito, era tornato nel comune di Milwaukee per comunicare alle autorità che il veicolo rubato anni prima era stato trovato e che – dopo l’acquisto documentato da atti notarili poi risultati falsi – lui era adesso il legittimo proprietario. Questa comunicazione alle autorità gli aveva consentito di trasferirsi in Svizzera portando l’auto con sé.

Nel 2015 aveva poi riportato il veicolo negli Stati Uniti dopo averlo venduto ad un acquirente americano per 7,6 milioni di dollari. Ma a maggio 2019 le autorità americane avevano scoperto i suoi traffici illegali emettendo un mandato di cattura a carico dell’uomo che negli Stati Uniti rischia vent’anni di reclusione. Negli scorsi giorni, le forze dell’ordine erano state allertate della presenza del ricercato in un hotel di via XX settembre, a Genova dopo il consueto invio dei nominativi degli ospiti alla questura. Qui, gli ufficiali di polizia giudiziaria lo hanno raggiunto e condotto nel carcere di Marassi in attesa dell’estradizione.