Secondo l’autopsia Greta Nedrotti, la 25enne che sabato scorso si trovava a bordo di una barca di legno travolta da un motoscafo sul Lago di Garda, è morta per annegamento. Dall’esame è emerso che la morte non è stata immediata, al contrario di Umberto Garzella, il 37enne morto sul colpo che si trovava con lei sulla barca. Il corpo della giovane è stato infatti ritrovato dopo dodici ore di ricerche a circa cento metri di profondità, con le gambe parzialmente amputate. La ragazza ha riportato diverse fratture causate dall’impatto con il motoscafo guidato da due turisti tedeschi già rientrati in Germania e indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso, ma nessuna di queste è stata mortale. Uno dei legali della famiglia di Greta, Caterina Braga ha sottolineato l’ulteriore dolore che i familiari hanno provato nell’apprendere la notizia.
Intanto, agli atti dell’inchiesta sulla morte dei due ragazzi è finito anche un video dell’arrivo del motoscafo guidato dai tedeschi. Nelle immagini, riprese alle 23.35 di sabato scorso da una telecamera di sicurezza, pubblicate oggi dal Giornale di Brescia, si vede uno dei due 52enni tedeschi che fatica a stare in piedi e barcolla fino a cadere in acqua. Proprio il turista che 15 ore dopo accetterà di sottoporsi all’alcol test, risultando negativo, mentre l’altro rifiuterà l’esame che non è obbligatorio in caso di incidente nautico. I due stranieri non si sarebbero infatti accorti di aver travolto l’imbarcazione in legno con a bordo i due ragazzi, pensando di aver urtato un ramo o uno scoglio. Come ha riferito l’avvocato della famiglia di Greta a LaPresse, per accertare la dinamica dei fatti è in programma anche la disposizione di una perizia cinematica.