Politica

La Zanzara, lite tra Parenzo e il politico siciliano di destra contro i ‘comunisti mangia-bambini’. “Lei è un pazzo e un somaro”. “Razzista, si vergogni”

Il video che lo vede protagonista di strali assortiti contro “i comunisti che mangiano bambini” è ormai diventato virale: si tratta di Pietro Marino, consigliere comunale di centrodestra a Mazara del Vallo (Trapani), eletto nella lista Futuristi e attualmente a capo del gruppo VIA (Valori Impegno Azione).
In occasione di una seduta del consiglio comunale, il politico è intervenuto contro una petizione locale, lanciata da alcuni consiglieri di maggioranza e finalizzata a togliere l’intestazione di due strade al leader del Msi, Giorgio Almirante, e a Giuseppe Arena, segretario politico dello stesso partito.
Nel suo empito retorico anti-comunista, Marino ha puntato il dito contro un misterioso “zarrismo” e il dittatore della Corea del Nord “Cin Cin Pin” che fucilerebbe “chi alza il braccio sbagliato”, per poi concludere il suo discorso con l’avvertimento: “Vi spazzeremo”.

Intervistato da Giuseppe Cruciani nella trasmissione “La Zanzara” (Radio24), il politico 51enne si difende: “I comunisti che mangiano i bambini? Ma figuriamoci, l’ho detto così, a livello ironico e scherzoso. Non si può però accettare che un’amministrazione venga eletta e debba combattere per eliminare la storia. Io sono contro tutte le dittature di estrema destra e di estrema sinistra. Però ci sono esempi di comunisti, vediamo la Cina, la Corea del Nord e la Russia di prima, che hanno fatto peggio dei fascisti. Io non mi tiro indietro, sono per la mia libertà perché devo portare avanti le mie idee – continua – Vogliono togliere le vie intestate al grande Giorgio Almirante e all’avvocato Giuseppe Arena, che era una bravissima persona, anzi di più. Dicono che bisogna combattere il fascismo, ma questi non hanno ucciso nessuno. Ricordo che Mussolini ha lasciato in tutta Italia le grandi scuole, Comuni che sono ancora sani, la pensione. Tante sono le opere che sono state fatte da Mussolini. È chiaro che non mi piace la dittatura, perché io sono un uomo libero. Però cose buone le ha fatte, bisogna rispettare Mussolini. E allora buttiamo tutto quello che ha fatto di buono?”.

Le argomentazioni di Marino non convincono David Parenzo, che osserva: “Dico una cosa a questo sgrammaticato signore: Mazara del Vallo è una città meravigliosa che adoro, ma purtroppo è funestata dalla sua presenza. Nel suo intervento al consiglio comunale in pochi minuti ha violentato la lingua italiana e la storia. Ha detto che i comunisti mangiano i bambini. Lei è pazzo, altro che battuta. Posso dirle una cosa dal profondo del cuore? Lei è la vergogna di Pirandello, lei è la vergogna di Sciascia, lei è la vergogna delle più grandi intelligenze siciliane”.
Lei è un razzista – ribatte Marino – Parlate sempre bene ma razzolate male. Siete voi i veri fascisti e integralisti. Io sono per la parità di genere, sono per aiutare tutto il mondo, sono per aiutare i disabili. Ho fatto tanto e posso anche insegnarle la storia. Sono da 20 anni consigliere comunale e lei si deve solo vergognare. Pensate di avere un po’ di cultura ma fate veramente pena. Non avete rispetto per le persone, fate schifo. Si deve solo vergognare, ha capito?”.
“Ma chi è questo analfabeta? Di quale battaglia parla? Lei è un insulto alle meraviglie della Sicilia”, commenta Parenzo.

Lei è un razzista culturale – ripete Marino – Si vergogni. Prima fate le battaglie per la parità di genere e per gli extracomunitari e poi offendete la cultura. Si deve vergognare. Lei non è in grado di essere un italiano, non so se è chiaro. Io sono socialista!”.
“Lei socialista? – chiede attonito Parenzo – Sarà socialista ma scrive mussoliniano probabilmente. Lei è un somaro e basta, non socialista”.
Lei è un caprone, come dice Sgarbi – rilancia il politico siciliano – Governeremo noi. E se ho detto quella frase, chiedo scusa”.
“Lei fa fare a questa straordinaria isola una figura di merda”, replica il giornalista, che cita Luigi Pirandello.
“Abbia rispetto per le persone, è lei una persona di merda”, controbatte Marino che, dopo vari minuti di botta e risposta, manda a quel paese Parenzo.