Chiellini aveva spiegato che nel caso gli azzurri si fossero trovati di fronte una squadra impegnata nel gesto contro il razzismo si sarebbero accodati. Un modo per "solidarizzare" con chi aderisce all'iniziativa, aveva sottolineato il capitano azzurro e confermano adesso ambienti della Federcalcio a Repubblica.it
Dopo le polemiche per i soli cinque giocatori in ginocchio nel match contro il Galles e a causa dell’undici tutto in piedi negli ottavi, gli Azzurri si inginocchieranno prima dell’inizio dei quarti di finale contro il Belgio. La decisione, salvo nuovi ripensamenti, è figlia di quanto comunicato da Giorgio Chiellini negli scorsi giorni.
Il difensore della Juventus e della Nazionale aveva spiegato che nel caso in cui l’Italia si fosse trovata di fronte una squadra impegnata nel gesto contro il razzismo si sarebbe accodata. Un modo per “solidarizzare” con chi aderisce all’iniziativa, aveva sottolineato il capitano azzurro e confermano adesso ambienti della Federcalcio a Repubblica.it. Insomma, la causa del Black lives matter non viene abbracciata.
Ma venerdì è sostanzialmente certo che gli azzurri saranno in ginocchio, visto che il Belgio fin dall’esordio agli Europei compie il gesto e vede diversi suoi giocatori – ad iniziare dall’attaccante Romelu Lukaku – impegnati in prima persona anche nel privato in campagna contro il razzismo e per il movimento Black lives matter. A Monaco, dunque, come avvenuto domenica sera per il match contro il Portogallo, i 22 giocatori saranno tutti in ginocchio.
Almeno stando alle ultime interviste dei giocatori azzurri, che durante la settimana scorsa sono apparsi in difficoltà comunicativa oltre che di diverso avviso tra di loro circa l’opportunità o meno di aderire alla campagna. E alla fine il pasticcio si è trasformato in una non scelta, con la Nazionale rimasta in piedi contro l’Austria e ora pronta a inginocchiarsi contro il Belgio.
La Figc, parola del presidente Gabriele Gravina, aveva lasciato libertà di scelta ma alla fine la decisione dello spogliatoio è stata di altro avviso. Così venerdì saranno tutti in ginocchio, per solidarietà nei confronti degli avversari. Mentre il tema del razzismo e dei diritti civili, spiega la Federcalcio a Repubblica, “sarà al centro di iniziative apposite, messe in atto” dalla Federazione.