Un vero e proprio terremoto che ha minato le fondamenta della diocesi di Catanzaro, luogo di nascita, il 3 novembre 1979, dell'organismo ecclesiastico diffusosi in tutto il mondo
Secondo il Vaticano “non ci sono elementi tali da attribuire origine sovrannaturale” ai “fenomeni” alla base del Movimento Apostolico di Catanzaro, e per questo, da oggi, questo non esiste più. Con un decreto della Congregazione per la Dottrina della Fede, della Congregazione per il Clero e del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita accettato da Papa Francesco e firmato da alcuni fra i più titolati cardinali della curia, l’aggregazione privata di fedeli sorta più di 40 anni fa a Catanzaro è stata sciolta. In particolare, dalla Santa Sede si fa riferimento alla “non originalità del carisma della fondazione e della superficialità dottrinale che caratterizza i testi, la formazione e la predicazione del Movimento”, oltre che alle “carenze istituzionali” dello stesso, “soprattutto nel suo governo a conduzione di fatto familiare e statutaria con indebite ingerenze“.
Un vero e proprio terremoto che ha minato le fondamenta della diocesi di Catanzaro, luogo di nascita, il 3 novembre 1979, dell’organismo ecclesiastico oggi diffuso in tutto il mondo. La decisione arriva in seguito alla visita istituzionale risalente allo scorso ottobre richiesta dal Vaticano, durante la quale alcuni porporati hanno toccato con mano l’attività del Movimento, ascoltando anche numerose testimonianze.
Nel decreto si legge che “nei suoi quarant’anni di esistenza il Movimento Apostolico è cresciuto, ha trovato adesioni tra i fedeli laici, ha visto nascere vocazioni, ma assai presto ha incontrato difficoltà e contrasti. A seguito di numerose criticità segnalate nel corso degli anni e relative a questioni di carattere dottrinale e disciplinare, in particolare circa l’origine delle presunte rivelazioni alla fondatrice e la profonda divisione intraecclesiale, specialmente nel clero diocesano, generata dall’appartenenza a tale Movimento”.
“Si tratta di un decreto da accettare nello spirito di fede e di ubbidienza ecclesiale – dice l’arcivescovo metropolita di Catanzaro Squillace, Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza episcopale Calabra, – amando la Chiesa anche in questo momento. Per questo – ha aggiunto – invito tutti a pregare perché si possa accettare questo decreto come un atto del Santo Padre per il bene della nostra Diocesi e per il bene della Chiesa. Preghiamo perché tutto vada nella giusta direzione”. Dal Vaticano fanno sapere che è stata soppressa anche l’Associazione pubblica di fedeli “Maria Madre nella Redenzione“, direttamente collegata al Movimento Apostolico.