Invasione di arvicole, i cosiddetti topi campagnoli, in alcune zone montane del Friuli Venezia Giulia. Un fenomeno registrato anche nella vicina Slovenia. I roditori, che fanno parte della famiglia dei criceti, si sono moltiplicati negli ultimi mesi, invadendo foreste e sentieri. Visti e segnalati da tante persone, che lamentano la proliferazione degli animali. Colpa delle condizioni climatiche della stagione e di un inverno non particolarmente rigido, spiega Carlo Gerini, gestore del rifugio Edelweiss affacciato sui laghi di Fusine. Ma anche del progressione aumento dei faggi a discapito dei pini e degli abeti. I roditori infatti si nutrono anche delle faggiole

Articolo Precedente

L’effetto farfalla non è solo una metafora: le parti talvolta si invertono

next
Articolo Successivo

Allevamenti intensivi, l’Italia dica un secco no alla produzione di pellicce

next