C’è solo una cosa che detesto maggiormente rispetto al liberismo sfrenato degli States: è il concetto di libero mercato “all’italiana”, cioè a fasi alterne. Per una certa borghesia ogni forma di contributo sociale rappresenta il male assoluto della società. Viene tacciato per “assistenzialismo”, come se fornire assistenza a persone in difficoltà fosse qualcosa di profondamente sbagliato.
Ogni giorno in Italia milioni di anziani, disabili, malati, orfani, poveri ricevono assistenza. Questo perché il nostro è un Paese civile, che tra l’altro su questo fronte dovrebbe fare molto di più. Salvo poi, questi stessi “prenditori”, pretendere per le proprie attività private contributi statali, incentivi pubblici, ammortizzatori sociali a ogni piè sospinto. Non contenti, pur utilizzando l’immagine del Made in Italy, spostano le residenze fiscali all’estero, siti produttivi in Romania e via di seguito. Vogliamo fare i liberisti? Ben venga! Ma facciamolo fino in fondo.
Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dato un bell’esempio senza alimentare chissà quali polemiche. Veniamo al dunque. Anche gli Stati Uniti sembrano avere un “problema” con la ricerca di lavoratori, nonostante non abbiano introdotto alcuna forma di sostegno simile al reddito di cittadinanza. Ma mentre in Italia si ripete continuamente che gli imprenditori non trovano lavoratori perché i giovani preferirebbero stare a casa, negli Usa, al giornalista che in conferenza stampa gli chiedeva “cosa direbbe alle imprese che dicono di non trovare manodopera?”, il presidente Biden ha risposto senza troppi giri di parole: “Pagateli di più”.
Questo è il libero mercato. Se l’offerta di lavoro non trova risposta occorre alzare la posta. Quindi, in Italia il tema non può essere che i giovani se ne stanno a casa perché preferiscono il reddito di cittadinanza (che peraltro non è vero). Il tema è: com’è possibile che ci si debba spaccare la schiena per uno stipendio che non garantisce nemmeno la possibilità di condurre una vita dignitosa?!