Draghi, Orlando, i leader di Cgil, Cisl e Uil, Confcooperative, Cna, Confapi e Confindustria hanno firmato un avviso comune in base al quale "si impegnano a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro. Auspicano e si impegnano ad una pronta e rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all’avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua"
Governo, sindacati e imprese hanno firmato un avviso comune che impegna le aziende ad utilizzare gli ammortizzatori sociali prima di procedere ai licenziamenti. E’ questo il punto di caduta arrivato al termine di quasi 7 ore di confronto sulla decisione presa lunedì dalla cabina di regia, in base alla quale il blocco per legge continuerà solo per il settore tessile e il calzaturiero. Il documento congiunto, riferiscono fonti di governo, è stato firmato dal premier Mario Draghi, dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dai leader di Cgil, Cisl e Uil e da Confcooperative, Cna, Confapi e Confindustria. A questo punto domani pomeriggio si terrà il Consiglio dei ministri chiamato, tra l’altro, a dare il via libera al decreto ponte sullo sblocco dei licenziamenti.
“Le parti sociali alla luce della soluzione proposta dal Governo sul superamento del blocco dei licenziamenti, si impegnano a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro. Auspicano e si impegnano, sulla base di principi condivisi, ad una pronta e rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all’avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua”, si legge nel documento. L’accordo verrà affiancato anche dall’istituzione di un tavolo di monitoraggio a Palazzo Chigi sull’evoluzione della situazione occupazionale nel Paese e per verificare ed affrontare ogni rischio di emergenze sociali. Secondo l’Adnkronos l’intesa è stata complicata dal fatto che Confindustria non intendeva introdurre alcun obbligo per le associate ad utilizzare le settimane di cig prima di interrompere il rapporto di lavoro. Viale dell’Astronomia caldeggiava una semplice “raccomandazione”. Una impasse comunque superata con la formula dell'”impegno a raccomandare”.
I segretari confederali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, che durante le manifestazioni di sabato scorso avevano definito “inattuabile” la proroga selettiva solo per alcuni settori confermata poi dal governo, parlando di “un segnale importante”. Per Landini “E’ un risultato che risponde alla mobilitazione che c’è stata sabato, l’unità sindacale lo ha prodotto. In questa dichiarazione è previsto l’impegno per avviare il confronto per la riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive”. Bombardieri sottolinea che “viene data risposta alle tante persone che avevano preoccupazioni”. Per Sbarra sono quattro i punti fondamentali: “Il Governo ha confermato la volontà di introdurre criteri selettivi nella proroga del blocco dei licenziamenti e nella proroga della Cassa Covid , indicando nel tessile, nella moda e nel calzaturiero i comparti interessati; saranno introdotte 13 settimane aggiuntive di Cassa gratuita per tutte le imprese, sia per le crisi nazionali al Mise sia per le piccole e micro-vertenze regionali e provinciali. Scatta l’obbligo a non licenziare se non dopo aver consumato la nuova dotazione”.
Nel corso del pomeriggio a Chigi è andata in scena una vera e propria trattativa, presente anche il ministro dell’Economia Daniele Franco. Ci sono state diverse interruzioni durante le quali il governo ha approfondito le indicazioni dei sindacati, che avevano evidenziato incongruenze applicative delle norme messe a punto lunedì dalla Cabina di regia. Alle 18 Draghi ha lasciato il tavolo ma è tornato poco dopo le 21. Alla fine, la soluzione trovata è appunto quella dell'”avviso comune”: in pratica le aziende associate alle confederazioni firmatarie saranno vincolate ad utilizzare, prima di licenziare, tutti gli strumenti istituzionali e contrattuali, dalla cig ai contratti di solidarietà e di espansione.
Non molliamo mai…. pic.twitter.com/QYCyn3c5Os
— Pierpaolo Bombardieri (@PpBombardieri) June 29, 2021
Se i confederali festeggiano, il sindacato Si Cobas accusa il ministro Orlando di “ignorare i lavoratori” e fa sapere che “un gruppo di licenziati FedEx, lavoratori della manutenzione stradale e disoccupati 7 novembre sono saliti sulle impalcature di via Molise per protestare contro il voltafaccia di Orlando” che non li ha convocati al ministero. ” “Con quest’atto di arroganza senza precedenti il governo Draghi getta definitivamente la maschera!”, scrive la sigla intercategoriale, sostenendo che dopo aver “espresso un ipocrita cordoglio per la morte di Adil”, il sindacalista travolto da un camion durante un picchetto, ora “ogni loro atto svela inequivocabilmente che i mandanti politici degli omicidi di lavoratori e sindacalisti sono loro!”.