Associazione a delinquere, frode, riciclaggio, truffa e bancarotta fraudolenta. Stando a quanto riportato oggi 3o giugno da La Stampa, sono questi i reati per i quali è stato arrestato a Madrid José Luis Moreno, il ventriloquo famoso in Italia negli anni 80 per essere il ‘padre’ del corvo Rockfeller. Secondo gli inquirenti, dopo aver ottenuto i fondi da istituti bancari e privati, l’artista 74enne e i suoi soci avrebbero organizzato una truffa stimata in circa 50 milioni di euro, attraverso una rete di società coinvolte probabilmente anche nel riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di droga.
L’operazione, dal nome “Titella” (cioè marionetta, in catalano) ha portato all’arresto di circa 50 persone e vede coinvolti due suoi nipoti e più di 700 società mercantili con collaboratori noti nel mondo della finanza, tra cui anche dirigenti di importanti enti bancari. Non è la prima volta che Moreno si trova a fronteggiare alcuni problemi con la legge. Nel 2015 il suo debito con i commercianti di arti dello spettacolo era pari a 6,54 milioni, poi numerosi attori lo avevano accusato di non pagare loro gli stipendi. Inoltre nel 2011 aveva testimoniato come imputato in un caso per presunta riscossione di una tangente (poi archiviato per mancanza di prove).
Era arrivato in Italia grazie a Raffaella Carrà che lo aveva portato nella trasmissione Pronto, Raffaella? Poi, il grande successo. Il corvo Rockfeller ma anche altri pupazzi tra cui Macario e Monchito. Negli ultimi tempi si era invece dedicato più che altro alla produzione televisiva sia in Spagna che in America Latina. Fu ospite al Festival di Sanremo sia nel 1985 con Pippo Baudo che nel 2013 con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.