Condividere il nuovo statuto, permettere ai parlamentari di esaminarlo, ma fermare il voto su Rousseau. E’ il messaggio che arriva dal gruppo parlamentare del M5s al Senato, al termine di un’assemblea che ha avuto un orientamento molto diverso da quello della riunione dei colleghi della Camera, dove si è resa palese una spaccatura e una certa difficoltà a “elaborare il trauma”. I senatori si confermano nella quasi totalità dalla parte di Giuseppe Conte, anche se scelgono parole concilianti, per non essere loro vettori della frattura finale. In una nota sottolineano la loro “gratitudine per lo sforzo profuso nella redazione del nuovo statuto, che tuttavia ad oggi gli iscritti e gli eletti non conoscono ed hanno tutto il diritto di vedere ed esaminare”. La nota del gruppo M5s a Palazzo Madama richiama quelli che definisce “i pilastri” del Movimento, quelli della democrazia diretta e della trasparenza, per i quali “è indispensabile che (lo statuto, ndr) sia condiviso con l’intera comunità 5 Stelle”. Per i senatori Cinquestelle “una sintesi e una mediazione” sono ancora possibili “per non disperdere “l’ambizioso progetto”. La posizione, insomma, è quella che nel pomeriggio aveva espresso la vicepresidente del Senato Paola Taverna.
Chiedendo che il nuovo statuto sia “messo a disposizione di quella comunità di uomini e donne che credono che si possa ancora lavorare insieme per il bene del Movimento e del Paese”, i senatori e le senatrici 5Stelle sottolineano però che “alla luce della recente controversia con l’associazione Rousseau, che così gravemente ha rallentato e danneggiato l’immagine del Movimento, sia quanto meno inopportuno il ricorso alla predetta piattaforma”. “In queste ore delicate per il futuro del M5s”, i senatori vogliono infine ribadire la loro “piena solidarietà” a Vito Crimi, – che in giornata ha avuto un duro scontro con Beppe Grillo proprio per il voto su Rousseau – “che in una fase complessa ha sempre rivestito il suo ruolo di reggente del Movimento con grande spirito di dedizione e con la massima onestà intellettuale”. “A lui – conclude la nota – il Gruppo M5S Senato ribadisce la propria fiducia esortandolo ad andare avanti nel suo prezioso lavoro”.