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Politica - 30 Giugno 2021
M5s, il ministro Patuanelli: “Continuo a pensare che Conte sia una risorsa per il Movimento”
Silenzio, qualche imbarazzo e pochi commenti. All’uscita da Montecitorio, i deputati del Movimento 5 stelle sembrano accusare il colpo dopo il post con il quale Beppe Grillo ha liquidato Giuseppe Conte. In serata, il ministro Stefano Patuanelli, dopo una cena con una decina di parlamentari M5s, tra cui il capogruppo a Palazzo Madama Ettore Licheri e i vicecaprogruppo di Camera e Senato, Francesco Silvestri ed Andrea Cioffi, si ferma qualche minuto con ilfattoquotidiano.it. “Io penso che Conte sia una risorsa per il M5S e continuo a pensarlo”, afferma. Abbandonare Grillo per fare un partito diverso dal M5s? “Questo oggi non lo so, è ancora tutto troppo fresco, ci ragioneremo. Dobbiamo mantenere il sangue freddo. Abbiamo vissuto tante fasi, questa è una di quelle fasi. Abbiamo la forza per uscire anche da questo momento”, risponde. Avanti con Grillo sempre e comunque? “Grillo è il garante del M5s, non smetterà di essere il garante”. C’è amarezza per Conte? “È stato il presidente del Consiglio del M5s per due governi”. Il sostegno al governo è in discussione? “Non vedo cosa cambi ” conclude Patuanelli. “Il Movimento è nato con Beppe Grillo, Conte è stato presidente del Consiglio due volte – trattiene a stento la delusione Andrea Cioffi – ora è il momento di riflettere”. “Il frasario usato nei confronti di Conte è stato inadeguato nel post”, dichiara il vicecapogruppo a Montecitorio, Francesco Silvestri. Avanti con Grillo? “Avanti con i valori del M5S, ora dobbiamo vedere quale sarà il cammino da qui in futuro” è la sua risposta, e sul rischio scissione sia lui siaEttore Licheri, capogruppo in Senato, auspicano che questo non avvenga. Ma, certo, non lo escludono. Nella serata oggi ci sarà la riunione dei deputati M5s e Silvestri afferma che quello sarà il luogo “dove gestire anche l’emotività”. “L’idea di perdere Conte non piace, allo stesso tempo abbiamo un futuro davanti come M5s e speriamo che le cose si possano sistemare” è l’auspicio di Francesco D’Uva