Il cashback è sospeso per sei mesi a partire da luglio. Il rimborso di 150 euro per chi da gennaio ad oggi ha fatto almeno 50 transazioni con carta arriverà entro 60 giorni, come già previsto, mentre viene rinviato al prossimo 30 novembre il termine ultimo entro cui lo Stato dovrà erogare il super cashback da 1.500 euro ai 100mila cittadini che hanno fatto più transazioni. I dettagli emergono dal decreto varato mercoledì sera dal governo, che contiene anche le novità sullo sblocco dei licenziamenti, la proroga dello stop alla riscossione, l’incremento del credito di imposta sulle commissioni per i pagamenti con il pos e il fondo per calmierare il rincaro delle bollette.
La sospensione della misura introdotta dal governo Conte per spingere i pagamenti elettronici e quindi tracciabili farà risparmiare 1,5 miliardi che finiranno in un fondo per gli interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali. Il premier Mario Draghi ha detto che, nella forma attuale, il cashback “ha un carattere regressivo ed è destinato ad indirizzare le risorse verso le categorie e le aree del Paese in condizioni economiche migliori“, come le aree urbane e il Nord, rischiando di accentuare le sperequazioni economiche.
Si presume che l’esecutivo utilizzerà il prossimo semestre per modificare la misura e renderla più compatibile con gli obiettivi con cui era nata. Il decreto mette nero su bianco che il supercashback tornerà in vigore tra gennaio e giugno 2022, mentre non prevede esplicitamente la ripresa del cashback “base”.