Ci sono poi i casi positivi per la variante Gamma che sono stati registrati in un condominio della città veneta dove vivono cittadini bengalesi. Finora all'interno del condominio sono state trovate sette famiglie positive
Tamponi a tappeto per arginare il diffondersi della variante Delta nel Padovano. Due gli episodi che hanno imposto una corsa contro il tempo. Uno – come riportano i media locali veneti – relativo ai contagi nel campus estivo tenuto a Isola Verde (Venezia): sei ragazzini e due accompagnatori adulti sono risultati positivi alla mutazione indiana e il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Usl 6 Euganea ha eseguito una quarantina di test tra familiari e contatti stretti. C’è poi il caso della signora di 50 anni, ricoverata dal 25 giugno in terapia intensiva. Infettati dalla mutazione anche il figlio e marito della donna. Ma anche una ragazza di 13 anni.
L’indagine epidemiologica è in corso e sono stati effettuati tamponi molecolari ai compagni dei centri estivi frequentati dai due ragazzini, mentre non sono ancora stati identificati gli anziani che fanno parte del gruppo a cui la signora in questione insegna ginnastica. Ci sono poi i casi positivi per la variante Gamma che sono stati registrati in un condominio della città veneta dove vivono cittadini bengalesi. Finora all’interno del condominio sono state trovate sette famiglie positive.
Intanto è operativo a Isola Verde un ambulatorio mobile della Ulss 3 Serenissima, nell’area adiacente alla struttura in cui sono state registrate alcune positività alla variante Delta. Il camper attrezzato è a disposizione, ad accesso libero e gratuito, di chiunque intenda verificare il proprio stato di salute sottoponendosi al test di terza generazione. È stato il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a chiedere l’intervento dell’unità mobile al Direttore generale Edgardo Contatto, con il quale è in costante collegamento. “Ho dato disposizione – sottolinea il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – che venga messa in atto qualsiasi azione necessaria per la sicurezza della struttura di Isola verde, oltre che dei territori in cui risiedono le persone coinvolte nel focolaio. Come da sedici mesi a questa parte, non daremo tregua al virus e impiegheremo ancora maggiore forza a garanzia dei cittadini e dei turisti in questo momento in cui sono ripartite le attività e in cui, grazie alla campagna vaccinale capillare condotta, gli indici della pandemia sono in netta flessione”.
All’indagine epidemiologica, svolta in loco dall’azienda sanitaria, infatti, secondo i protocolli e le necessità, si accompagnano le ulteriori indagini epidemiologiche a centri concentrici, nei territori di residenza, intorno alle persone che sono risultate positive. L’Ulss 3 Serenissima, intanto, prosegue il monitoraggio della struttura interessata, dove – ha reso noto – la situazione non presenta elementi di criticità.