Per il direttore regionale è sbagliato considerare la pandemia finita. "Vediamo molti Paesi fare bene, ma la verità è che la copertura vaccinale media nella regione è solo del 24% e la cosa più grave è che metà dei nostri anziani e il 40% del nostro personale sanitario è ancora senza protezione"
I casi Covid-19 in Europa hanno ripreso a salire dopo due mesi di calo. A dichiararlo è l‘Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha parlato anche di rischio di una nuova ondata “a meno che non rimaniamo disciplinati”. Secondo l’Oms la scorsa settimana “il numero di casi è aumentato del 10% a a causa di un aumento di viaggi, assembramenti e allentamento delle restrizioni” ha detto il direttore regionale dell’Oms per l’Europa, Hans Kluge in conferenza stampa.
La copertura vaccinale contro il Covid-19 in Europa è ancora insufficiente in maniera “inaccettabile”, ha sottolineato Kluge. “Vediamo molti Paesi fare bene, ma la verità è che la copertura vaccinale media nella regione è solo del 24% e la cosa più grave è che metà dei nostri anziani e il 40% del nostro personale sanitario è ancora senza protezione” ha detto, rimarcando la lontananza dell’Europa “dalla copertura vaccinale raccomandata pari all’80% della popolazione”. Per il direttore regionale “con questi numeri, la pandemia non è in alcun modo finita e sarebbe molto sbagliato per chiunque – cittadini e autorità – considerarla tale”.
Parlando del monitoraggio dei casi durante di Europei di calcio, l’Oms ha anche sollecitato un “migliore monitoraggio” degli spettatori delle partite, invitando le città che ospiteranno gli ultimi incontri a effettuare controlli più accurati. Gli spostamenti degli spettatori andrebbero infatti monitorati, anche prima del loro arrivo e dopo la loro partenza e occorrerebbe “guardare oltre gli stadi”, come affermato da Catherine Smallwood, funzionario dell’Oms per la sede europea.