La decisione dell'imprenditrice dopo che da giorni si rincorrono voci riguardo un'interdittiva antimafia che avrebbe colpito un'azienda del gruppo industriale riconducibile alla sua famiglia: "Passo di lato per evitare che vicende, che - lo sottolineo con forza - non mi riguardano personalmente, possano dare adito a strumentalizzazioni che nulla avrebbero a che fare con il merito della campagna elettorale", scrive in una nota
Maria Antonietta Ventura ferma la sua corsa come candidata presidente di Pd, M5s e Articolo 1 alla guida della Regione Calabria. L’imprenditrice ha deciso di fare un “passo di lato” dopo che da giorni si rincorrono voci riguardo un’interdittiva antimafia che avrebbe colpito un’azienda del gruppo industriale riconducibile alla sua famiglia. “Avevo deciso di raccogliere l’invito a candidarmi a presidente della Regione Calabria e condurre una battaglia fiera e leale, a viso aperto, con parole chiare e proposte concrete per ridare dignità alla Calabria e orgoglio ai calabresi”, spiega Ventura nella nota in cui annuncia lo stop.
“Preferisco però, con dolore, fare un passo di lato per evitare che vicende, che – lo sottolineo con forza – non mi riguardano personalmente, possano dare adito a strumentalizzazioni che nulla avrebbero a che fare con il merito della campagna elettorale – scrive nella nota – Ho la responsabilità di tutelare le oltre 1.000 famiglie dei lavoratori diretti e indiretti relativi alle aziende del mio gruppo. L’impegno sociale e civico a tutela dei calabresi proseguirà, con ancora maggiore determinazione, nelle forme che da sempre porto avanti”.
Il suo nome era stato scelto dai leader nazionali dei tre partiti il 18 giugno suscitando diversi malumori nel centrosinistra calabrese che avevano interpretato la sua candidatura come una decisione calata dall’alto. Gli esponenti del Pd calabrese avevano chiesto una riunione urgente con i vertici romani cercando un’interlocuzione per comprendere la decisione di Enrico Letta e Giuseppe Conte con l’ok di Roberto Speranza. Al centrosinistra e al M5s toccherà quindi ora trovare nuovamente un nome da spendere nella contesa con De Magistris e Occhiuto, i due principali sfidanti per la guida della Regione.