Cara Marcella, è successo davvero. Hai scritto la storia. Ancora una volta. La storia del mondo. Da qualche ora un intero piazzale, qui a Bologna, la tua Bologna, porta il tuo nome. E no, non abbiamo scritto solo quello, cosa credi?
Ci hai insegnato a farle per bene le battaglie, ad andare fino in fondo. E non lo abbiamo dimenticato. Così questa mattina nel giardino di Villa Cassarini, abbiamo scoperto la targa che da il nome a quel piazzale: “Marcella Di Folco – Attivista trans”. Sì, lo abbiamo scritto davvero. “Attivista trans”. Ti rendi conto di cosa hai fatto? Di cosa abbiamo fatto?
In Italia, da oggi, c’è una via che orgogliosamente urla “Attivista trans”.
E sei la prima. Come sempre la prima sei stata. La prima persona trans al mondo a ricoprire una carica di elettiva, a essere eletta consigliera comunale, a entrare nelle Istituzioni. E ora la prima ad avere un intero piazzale dedicato. Con quella rivoluzionaria scritta: “Attivista trans”.
Sono passati 11 anni dalla tua scomparsa. E ne sono passati dieci da quando presentai, da consigliera comunale, con Sergio Lo Giudice, la mia prima proposta: intestare a te una via. A te, mia amata e immortale Marcella. E ci siamo riuscite.
Da oggi il tuo nome comparirà da qualunque angolo del mondo in qualunque mappa. Da oggi ogni ragazzina o ragazzino che non avrà mai sentito il tuo nome, lo troverà lì, passando per quei giardini. E leggerà “Attivista trans – consigliera comunale”. E capirà che nulla è impossibile.
Che la storia può essere cambiata. Che lottare per i propri valori, per conquistare i diritti non solo è giusto, ma può anche migliorare la tua vita e quella di molte altre persone.
Non sei stata solo una pioniera di diritti, una politica intelligente ed equilibrata ma soprattutto una donna che ha saputo fare delle proprie passioni un tesoro da offrire a piene mani per far progredire la società. Vedi Marcella questa intitolazione decisa dal Comune di Bologna che ci rende tanto fieri arriva in un momento particolare per la comunità LGBTQ del nostro Paese.
Ci stiamo impegnando per far approvare una legge che dice che l’omolesbobitransfobia in Italia non è più ammissibile. Così come è capitato anche a te, la parte più retriva del Paese, tu li avresti giustamente definiti rigurgiti fascisti, sta provando ad ostacolare questa legge di civiltà. Ma io ti prometto che abbatteremo anche questo muro e vinceremo questa battaglia. E la vinceremo anche per te.
Ciao Marcellona