Con una Piazza Dante stracolma di migliaia persone e bandiere arcobaleno, Napoli ha celebrato il suo 25esimo Pride. “Vuol dire che è passata una generazione – dice Antonello Sannino di Arcigay Napoli – i genitori di questi ragazzi e di queste ragazze erano in piazza 25 anni fa, per rivendicare un Paese più uguale, più libero. Per questo è necessario approvare il ddl Zan, ci sono due generazioni che stanno chiedendo la piena uguaglianza”. Il primo firmatario dell’omonimo disegno di legge, il deputato Alessandro Zan, dal palco di Napoli sottolinea la differenza della destra italiana da quella europea. “In altri paesi è stata proprio la destra ad approvare la legge contro l’omofobia – spiega – qui abbiamo ancora una destra di Salvini e Meloni che guarda con favore a quei paesi come l’Ungheria di Orban e la Polonia di Duda che stanno discriminando, che stanno approvando leggi omofobe e sessiste”. Una destra in cui, secondo l’ex compagna di Silvio Belusconi, Francesca Pascale, si vede sempre meno l’identità del partito dell’ex Cavaliere. “Purtroppo Forza Italia è il terzo partito – dice la Pascale – per questo fa fatica a essere liberale. Io non sono tanto convinta che il pensiero politico di Silvio sia così diverso dal mio, quello che mi divide da lui è l’accettare di stare in questa coalizione che sinceramente mi fa terrore”. Intanto, mentre il disegno di legge è in commissione Giustizia, Zan lancia un appello alle forze politiche. “Ogni cosa che cambi in una legge – dice Zan – una parola che togli o una che aggiungi, ha una ricaduta pesantissima sulla vita delle persone, il mio è un appello a chi oggi avanza delle mediazioni. Bisogna fare attenzione – conclude – perché la legge che è stata approvata a larga maggioranza alla Camera, è già la sintesi di una lunga mediazione e di un lavoro avanzato, cambiarla significa rischiare di svuotarla e di affossarla definitivamente”. Una legge sulle quali la piazza ha le idee chiare, soprattutto sui tentativi di travisarne il contenuto. “Dicono che con la legge vogliono introdurre il gender nelle scuole – ci spiega una ragazza – che c’è l’utero in affitto, che ci sono le adozioni e tante altre cose che non esistono nel testo. E’ una legge che tutela diverse realtà, non è solo a favore della comunità Lgbt, è una tutela da tutti i tipi discriminazione, dalle disabilità all’identità di genere”