L'amministratore delegato Alberto Dalmasso precisa: "Nessuna critica al governo". L'app di pagamenti digitali offrirà la possibilità di di accumulare fino a 150 euro in cashback in sei mesi, fino al 31 dicembre 2021, ottenendo la restituzione del 10% di quanto speso nei negozi fisici convenzionati con Satispay. Per la società il programma è stato sinora un successo, impiegherà fino a 30 milioni per prorogarlo
Il piano cashback di Stato che avrebbe dovuto proseguire fino al giugno 2022 si è fermato anzi tempo per decisione del governo Draghi. Ma Satispay, applicazioni per pagamenti e trasferimenti di denaro tramite smartphone, ha deciso di andare avanti da sola per altri 6 mesi, con alcuni aggiustamenti ma di fatto mantenendone la struttura e le finalità investendo risorse proprie tra i 20 e i 30 milioni di euro. E quindi l’app offrirà la possibilità di di accumulare fino a 150 euro in cashback in sei mesi, fino al 31 dicembre 2021, ottenendo la restituzione del 10% di quanto speso nei negozi fisici convenzionati con Satispay. “Nessuna critica al Governo – è la prima cosa che vuol sottolineare l’amministratore delegato Alberto Dalmasso – che sta gestendo magistralmente una situazione estrema ma noi abbiamo visto che il programma funziona, le transazioni sono aumentate e arriveremo a muovere 1 miliardo di euro a fine anno”.
Nel primo semestre 2021 Satispay ha registrato – solo considerando i pagamenti nei negozi fisici – 25 milioni di transazioni, più che triplicate rispetto allo stesso periodo del 2020. Il volume degli acquisti è aumentato del 127% raggiungendo i 340 milioni. Il numero degli esercenti affiliati al network dell’appha registrato una crescita del 35% rispetto a giugno 2020. L’iniziativa avviata da Satispay è riservata a chi si iscriverà al servizio nel mese di luglio e Dalmasso ricorda che “ci sono quasi 10milioni di persone che si sono iscritti al programma del cashback di Stato” e resta quindi ancora una grossa fetta che Satispay, che conta attualmente 1,8 milioni di utenti, può intercettare. Questo non toglie niente al percorso virtuoso tracciato: “Abbiamo visto i risultati – spiega Dalmasso – funziona come stimolo ai pagamenti elettronici e contrasto all’evasione, e se abituiamo la popolazione ad usare strumenti digitali avremo un Paese con skill in più che reagisce quindi meglio alle crisi”.