A Sunderland, dove Nissan è presente da ormai 35 anni, sorgerà il primo centro produttivo di auto elettriche a impatto zero con nuova Gigafactory e una microgrid di energia rinnovabile. Il primo risultato del nuovo impianto sarà un crossover full electric su piattaforma CMF-EV. Il premier Boris Johnson: “impegni come questi aumentano la nostra capacità di creare centinaia di posti di lavoro “green” e stimolare l'industria britannica”
Un miliardo di sterline per il nuovo centro produttivo di auto elettriche targate Nissan. L’Electric Vehicle Hub dal nome EV36Zero nascerà a Sunderland, nel Regno Unito, lì dove, del resto, la casa giapponese ha messo le sue radici più profonde (dal 1986) per consolidare la sua presenza nel mercato europeo.
Un ciclo produttivo che nei piani di Nissan dovrà essere a impatto zero: all’interno dell’hub, infatti, sorgerà una microgrid per la produzione di energia rinnovabile al 100% che è stimato sarà in grado portare alla riduzione di circa 55 mila tonnellate di CO2 all’anno, e che conterà su un totale di 132 MG. La microgrid sarà alimentata da circa 10 nuovi parchi solari oltre a quelli già presenti, e a sua volta andrà ad alimentare sia il centro di produzione dei veicoli che la nuova Gigafactory, per la realizzazione di batterie di ultima generazione.
Questa nascerà in partnership di nuovo con AESC-Envision, società con cui Nissan collabora sin dal 2012 per la gestione della prima Gigafactory europea – sempre a Sunderland, produttrice delle batterie per la Leaf e per la eNV200. Inizialmente è previsto che il nuovo stabilimento genererà 9 GWh per un investimento di 80 milioni di sterline, ma Nissan parla della possibilità che Envision possa successivamente investire, da sé, altri 1,8 miliardi di sterline per far salire la produzione a 25 GWh.
Del miliardo iniziale di investimenti di Nissan, invece, fino a 423 milioni saranno destinati alla produzione del nuovo modello full electric: un crossover, pensato per il mercato globale, che poggerà sulla piattaforma CMF-EV.
Oltre tutto ciò, il progetto del costruttore giapponese avrà un certo impatto anche dal punto di vista occupazionale nella regione in cui sorgerà: per il lancio della produzione del crossover è previsto un ritorno di 909 nuovi posti di lavoro, all’interno dello stabilimento, e circa 4.500 nella catena di approvvigionamento. Con la Gigafactory, invece, saranno 750 nuovi in aggiunta ai 300 già esistenti.
“Il progetto nasce in un’area con tradizione industriale ultra trentennale e ne assicura il futuro per i prossimi decenni, oltre a rappresentare un passo fondamentale nella nostra rivoluzione verso la mobilità elettrica” ha dichiarato il primo ministro britannico Boris Johnson a margine della presentazione ufficiale dell’hub, “impegni come questi aumentano la nostra capacità di creare centinaia di posti di lavoro “green” e stimolare l’industria britannica”.